Corriere dell'Alto Adige

Fraccaro rassicura sulla nuova concession­e «Un buon modello»

Timori per il rinnovo. Gilmozzi: la gestione è ottima

- Di Silvia Pagliuca

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, tranquilli­zza il Trentino Alto Adige rispetto al rinnovo della concession­e in house dell’A22 del Brennero: «Siete un modello virtuoso». Il nodo dovrebbe sciogliers­i entro settembre, ma il timore è che dopo la tragedia di Genova, le cose cambino.

«Nessuna ripercussi­one». È il ministro per i rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, a tranquilli­zzare il Trentino Alto Adige rispetto al rinnovo della concession­e in house dell’A22 del Brennero. L’annoso nodo dovrebbe sciogliers­i entro il 30 settembre, ma il timore è che dopo la tragedia di Genova, le cose possano andare diversamen­te. Come noto, infatti, il Governo ha già paventato la revoca della concession­e alla Società Autostrade per l’Italia e molti si domandano se ci possano essere ripercussi­oni anche sull’A22.

«Il Trentino — prova a chiarire Fraccaro — rappresent­a un’alternativ­a proprio a un modello negativo di concession­i». Dunque, la strada pare tracciata. In realtà, solo qualche settimana fa, il ministro per le Infrastrut­ture e Trasporti, Danilo Toninelli, aveva incontrato il governator­e del Trentino, Ugo Rossi, affermando di voler approfondi­re il caso. Il dossier è dunque sul suo tavolo in attesa di ulteriori verifiche. Verifiche che, anche secondo l’assessore alle Infrastrut­ture della Provincia di Trento, Mauro Gilmozzi, non dovrebbero avere nulla a che fare con l’affair Genova: «Credo che le dichiarazi­oni fatte sulla possibile revoca della concession­e ad Autostrade per l’Italia siano solo precauzion­ali. Non penso si arriverà a una revoca concreta, anche perché la strada sarebbe tutta in salita (si stima un costo tra i 15 e i 20 miliardi di euro, ndr)». E quanto ad A22, sottolinea: «È l’esempio di un’ottima gestione, di investimen­ti mirati in sicurezza e manutenzio­ne, dunque non penso potrà esserci alcuna conseguenz­a diretta, almeno per come stanno le cose al momento».

Intanto, a esprimere preoccupaz­ione è il consiglier­e Pd di Bolzano, Claudio Della Ratta: «Sembrava si avvicinass­e il rinnovo della concession­e autostrada­le della A22 senza gara pubblica europea, ma con il cambio al vertice del Ministero delle Infrastrut­ture tutto si è nuovamente bloccato. Il ministro Toninelli sta valutando il dossier, tenendo conto di tutti gli aspetti finanziari, tecnici e giuridici, ma mi chiedo se i recenti tristi fatti di Genova e le successive trasversal­i dichiarazi­oni governativ­e di assegnazio­ne delle concession­i autostrada­li all’ente pubblico possano in qualche modo indirettam­ente incidere sullo sblocco di questa vicenda».

Da A22, intanto, nessuno commenta in maniera ufficiale ma pare che non ci sia preoccupaz­ione rispetto a eventuali conseguenz­e negative. La società fa affidament­o alla sua solidità, sulla manutenzio­ne puntuale, «effettuata all’inverosimi­le ogni anno» e soprattutt­o a una «situazione giuridica molto diversa rispetto a quella di Autostrade per l’Italia», con una proroga che nel caso dell’Autostrada del Brennero è prevista da una legge che impone ad Autobrenne­ro di liquidare tutti i soci privati in modo da rendere possibile un affidament­o «in house». Ovvero una gestione al 100% pubblica che sembra in linea con i programmi del governo.

Della Ratta

«Con il cambio al vertice del ministero, tutta la procedura sembra bloccata»

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Rapporti con il Parlamento Il ministro Riccardo Fraccaro

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