Lasa, il sentiero del marmo
Già in epoca romana nella zona attorno a Lasa/Laas (870 m), in val Venosta, si estraeva il marmo, ma il periodo di maggior sfruttamento si riferisce al XIX secolo. Con questa bianchissima pietra si sono costruite opere famose come la statua Pallas Athene a Vienna, la moschea ad Abu Dhabi, 190.000 croci nei cimiteri di guerra. In paese sono diverse le opere che testimoniano il suo utilizzo, ad esempio pavimentazioni, fontane, statue, l’abside della chiesa (visite guidate alle cave e lavorazione marmo, metà luglio-metà settembre, Marmorführung Laas: cell. 347 4095404).
Questa escursione accompagna a una conoscenza più ravvicinata del marmo. Si parte dalla stazione ferroviaria, si attraversano i binari e si costeggia il fiume Adige osservando i grandi pilastri in pietra che sostenevamo le condutture in legno del kandlwaal per trasportare l’acqua del rio Lasa alle pendici arse del monte Sole, attraversando la valle. Si piega a destra verso Sopramolino/Obermühlen seguendo l’indicazione Obere Laaser Alm, fino all’indicazione della strada sterrata che sale a sinistra alla chiesa medioevale di San Martino, panoramica sulla valle e con una sola porticina d’accesso (1.050 m; 0.35 ore; aperta in poche occasioni). Si continua in salita su sentiero poi strada sterrata fino al bivio per il «piano inclinato» a destra, la cui stazione a monte si raggiunge camminando nel bosco tra alti abeti: si è nello stupendo paesaggio del parco nazionale dello Stelvio (1.335 m; 0.40 ore). Quassù, oltre a un argano gigante, ci sono i binari del treno su cui vengono caricati dalla teleferica i blocchi di marmo per poi scendere sul piano inclinato al centro di lavorazione a valle. Si segue la linea dei binari in piano a sinistra fino al loro termine alla nuova teleferica che trasporta qui il marmo dalla grande cava in alto nella montagna segnata dal sottostante conoide di materiale bianco di scarto e la spumeggiante cascata. Giunti al bivio dove la strada prosegue per la malga di Lasa (0.25 ore) noi si piega a gomito rientrando a Lasa. Si costeggiano il torrente e i muraglioni di marmo e dopo pochi minuti s’incontra il sentiero 12A che scende diretto verso il fondovalle per poi raggiungere Lasa (impegnativo), altrimenti si continua sulla strada che si raccorda con il percorso d’andata (1 ora).