Cooperfidi, Sartori va alla direzione
L’ex tecnico della Rurale di Trento conferma. «Inizio a novembre in affiancamento a Grassi» Il nodo della compatibilità con il ruolo di sindaco di Levico. «Vedremo in seguito che cosa fare»
TRENTO A partire dal mese di novembre in Cooperfidi inizierà un periodo di affiancamento alla direzione. Claudio Grassi, attuale direttore generale, si avvia alla pensione. Al suo fianco inizierà a lavorare Michele Sartori, già direttore della Cassa rurale di Trento e dal 2014 sindaco di Levico. Che conferma: «Mi ha fatto molto piacere ricevere questa proposta dal mondo cooperativo: sarà una nuova importante sfida».
Cooperfidi è uno dei due consorzi di garanzia fidi in Trentino, quello a cui fa riferimento il mondo delle cooperative trentine, in particolare agricole. L’altro è Confidi Trentino imprese, che mette insieme il settore dell’artigianato con il commercio e l’industria.
Nel corso del 2017 le aziende associate a Cooperfidi hanno raggiunto quota 1.317 (più 43). Gli operatori agricoli si confermano il settore quantitativamente più numeroso, con 935 soci, pari al 71% del totale. Le cooperative sono 351, di cui 89 di produzione e lavoro, 77 di consumo, 63 agricole, 57 sociali, 65 di altro tipo. Cooperfidi ha chiuso il bilancio 2017 con un utile di 195 mila euro. Nel corso dell’esercizio sono state positivamente deliberate 221 nuove domande di garanzie per un controvalore complessivo di 20,8 milioni, a fronte di finanziamenti per 46,3 milioni di euro.
Per Sartori si tratta di un ritorno a un ruolo apicale nel mondo cooperativo. «All’inizio si tratterà di un impegno soft, in affiancamento al direttore Claudio Grassi. Per quanto riguarda la compatibilità con il mio ruolo di sindaco, per ora dico che mi piacerebbe tenere entrambi, ma occorrerà valutare nei prossimi tempi».
Attualmente Sartori è già impegnato part-time con la Rurale Valsugana e Tesino, in cui ha curato l’ufficio relazioni esterne e ha dato una mano anche nel processo di fusione conclusosi nei mesi scorsi (insieme le Casse rurali Valsugana e Tesino, Cross e Roncegno). Da novembre il suo impegno lavorativo passerà nelle stanze di Cooperfidi, per un affiancamento che si concluderà con l’affidamento complessivo della direzione.
Il mandato di Sartori come sindaco di Levico scade nel 2020: al mandato standard di cinque anni se ne è aggiunto un altro per la sostituzione di Giampiero Passamani, nel 2014, l’ex primo cittadino che nel frattempo era stato eletto in Consiglio provinciale. «Sono una persona corretta — sottolinea Sartori — inizio il primo periodo di affiancamento in Cooperfidi, poi vediamo se si riuscirà a tenere insieme le due cose. Sicuramente sarà una sfida: è un privilegio mettersi a disposizione della propria comunità come sindaco, si imparano un sacco di cose. Un’esperienza molto importante se ti piace stare con la gente». Possibile una qualche interesse per le prossime elezioni provinciali? «Ho detto che non mi candido e non lo farò», afferma.
Consorzio
Nel 2017 gli associati hanno raggiunto quota 1.317 aziende, il 71% agricole