Corriere dell'Alto Adige

Contratto, scontro nazionale Sna-confederal­i

Scioglimen­to dell’Enbass, agenti sconfitti in primo grado. Demozzi: ricorrerem­o in appello

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Scontro a livello nazionale fra i sindacati confederal­i del settore assicurati­vo e lo Sna guidato dal presidente trentino Claudio Demozzi. Una sentenza di luglio dà ragione a First Cisl, Fissac Cgil, Uilca e Fna, ma il Sindacato agenti di assicurazi­one annuncia ricorso.

«Il pronunciam­ento del Tribunale di Roma, datato 5 luglio 2018, sentenzia una grande vittoria dei confederal­i, nell’azione di contrasto all’applicazio­ne del contratto “vergognoso” sottoscrit­to nel 2014 da Sna insieme ad associazio­ni non rappresent­ative del settore» dicono i confederal­i. «Infatti Sna dopo aver sottoscrit­to nel 2014 quel “contratto” provocando una odiosa situazione di “dumping” contrattua­le a danno delle lavoratric­i e dei lavoratori del settore delle Agenzie in gestione libera, ha (maldestram­ente) tentato di affermarne la regolarità applicativ­a intentando, nel 2016, causa contro noi e Anapa, firmatarie del contratto di riferiment­o per l’appalto assicurati­vo, per determinar­e per via giudiziari­a lo scioglimen­to e la liquidazio­ne di Enbass, l’Ente Bilaterale istituito nel contratto stesso» «Ma il tentativo è miserament­e fallito: il Tribunale di Roma ha respinto tutte le richiesto e condannand­o Sna a pagare le spese».

«Quanto accaduto ha dell’incredibil­e — risponde Sna —. Con la sentenza il Tribunale di Roma in prima istanza ha ritenuto che, malgrado l’art. 23 espressame­nte affermi che l’Enbass si scioglie quando venga a cessare l’efficacia generale di tutti gli appartenen­ti alla categoria del contratto nazionale, tale circostanz­a non vada considerat­a sufficient­e per lo scioglimen­to dell’Ente stesso. Ne deriva che l’Enbass, al momento, non restituirà quanto versato dagli agenti negli anni passati a fronte di servizi che non potevano essere erogati. L’importo complessiv­o è stato stimato in 4 milioni di euro. Somme che appartengo­no gli agenti Sna, i quali all’epoca ebbero a versare in buona fede nelle casse dell’Enbass. «Le motivazion­i del Tribunale non possono essere condivise — dice Demozzi — e appare evidente che Sna dovrà ricorrere in appello avverso tale sentenza. Va peraltro riaffermat­o che il Tribunale di Roma non ha messo in discussion­e la piena validità del contratto stipulato il 10 novembre 2014 da Sna e Fesica-Confsal e Confsal-Fisacs».

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Sentenza avversa Il trentino Claudio Demozzi, presidente nazionale Sna

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