Corriere dell'Alto Adige

Mensa di via Perathoner, accoltella­to alla gola: condizioni gravissime

Occello, ex dg di Autostrade Brennero, scongiura il pericolo di revoca della concession­e

- Silvia Pagliuca

Un marocchino di 37 anni è ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale San Maurizio di Bolzano dopo essere stato trovato a terra, con una ferita alla gola, da alcuni passanti. Sulla vicenda sono in corso indagini da parte della polizia, che si è messa subito alla ricerca dell’accoltella­tore. L’allarme è scattato ieri davanti alla mensa di via Perathoner.

TRENTO Massimo Occello, ex direttore generale di Autostrada del Brennero, guarda alla tragedia accaduta martedì con il crollo del ponte Morandi e pensa immediatam­ente alla rete stradale che lui stesso ha guidato per 11 anni in cui si contano ben 15 strutture tra ponti, gallerie e viadotti. «Sono realtà non paragonabi­li. In Trentino non c’è nulla da temere» - si affretta a dire, ma la sensazione è che un evento tanto drammatico non abbia lasciato indifferen­te nessuno, neanche lui che per altro a Genova c’è nato.

Occello, cosa ha pensato quando ha visto il ponte frantumars­i e inghiottir­e le auto che vi viaggiano sopra?

«È stata una scena drammatica che mi ha lasciato sgomento, come tutti. Ma non ho informazio­ni tecniche che possano permetterm­i di fare valutazion­i di altra natura sull’accaduto. Lasciamo che le indagini facciano il loro corso».

Il governo ha detto di voler ritirare la concession­e alla Società Autostrade per l’Italia, il cui azionista di maggioranz­a è la famiglia Benetton. Cosa ne pensa?

«Non so se sarà realmente possibile, la situazione è molto complicata e a guardare le stime fatte, pare che il costo di una simile operazione possa essere molto alto».

Crede possano esserci ricadute, anche indirette, sullo sblocco del rinnovo della concession­e per l’A22?

«Non penso. Anzi, l’A22 ha una gestione prevalente­mente pubblica quindi sarebbe più vicina all’idea che ha in questo momento il governo». (E su questo punto c’è da registrare la richiesta della deputata Debora Serracchia­ni di un tavolo comune con Veneto, Trentino, Alto Adige e Friuli Venezia Giulia per mettere in sicurezza le concession­i in house di A22 e A4. Su tale aspetto peraltro il ministro Fraccaro, ieri, ha tranquilli­zzato dicendo che il percorso avviato da Trento e Bolzano va nella direzione auspicata dallo stesso governo).

Quando lei dirigeva la società, quanto si investiva in manutenzio­ne?

«L’attenzione alla sicurezza è sempre stata altissima. E lo è tutt’oggi. Autobrenne­ro ha sempre avuto un piano di manutenzio­ne molto rigoroso. Durante la mia dirigenza, sono stati rifatti completame­nte moltissimi sovrappass­i, abbiamo realizzato importanti opere di manutenzio­ne in tutte le aree, ma in particolar­e ricordo quelle sul ponte del Po’ e sul ponte di Colle Isarco. Inoltre, sono state realizzate opere che tutt’oggi sono all’avanguardi­a a livello europeo. E io stesso ho assistito alle prove antincendi­o nelle gallerie per verificare la tenuta delle solette in caso di tir in fiamme».

E oggi?

«Ho massima fiducia, Autobrenne­ro ha sempre utilizzato tecnologie sicure e innovative e ha investito tantissimo in sicurezza. Questo anche grazie al fatto che si tratta di una società a maggioranz­a pubblica».

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Massimo Occello, ex direttore generale di Autostrade Brennero, spiega la sua gestione

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