Mensa di via Perathoner, accoltellato alla gola: condizioni gravissime
Occello, ex dg di Autostrade Brennero, scongiura il pericolo di revoca della concessione
Un marocchino di 37 anni è ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale San Maurizio di Bolzano dopo essere stato trovato a terra, con una ferita alla gola, da alcuni passanti. Sulla vicenda sono in corso indagini da parte della polizia, che si è messa subito alla ricerca dell’accoltellatore. L’allarme è scattato ieri davanti alla mensa di via Perathoner.
TRENTO Massimo Occello, ex direttore generale di Autostrada del Brennero, guarda alla tragedia accaduta martedì con il crollo del ponte Morandi e pensa immediatamente alla rete stradale che lui stesso ha guidato per 11 anni in cui si contano ben 15 strutture tra ponti, gallerie e viadotti. «Sono realtà non paragonabili. In Trentino non c’è nulla da temere» - si affretta a dire, ma la sensazione è che un evento tanto drammatico non abbia lasciato indifferente nessuno, neanche lui che per altro a Genova c’è nato.
Occello, cosa ha pensato quando ha visto il ponte frantumarsi e inghiottire le auto che vi viaggiano sopra?
«È stata una scena drammatica che mi ha lasciato sgomento, come tutti. Ma non ho informazioni tecniche che possano permettermi di fare valutazioni di altra natura sull’accaduto. Lasciamo che le indagini facciano il loro corso».
Il governo ha detto di voler ritirare la concessione alla Società Autostrade per l’Italia, il cui azionista di maggioranza è la famiglia Benetton. Cosa ne pensa?
«Non so se sarà realmente possibile, la situazione è molto complicata e a guardare le stime fatte, pare che il costo di una simile operazione possa essere molto alto».
Crede possano esserci ricadute, anche indirette, sullo sblocco del rinnovo della concessione per l’A22?
«Non penso. Anzi, l’A22 ha una gestione prevalentemente pubblica quindi sarebbe più vicina all’idea che ha in questo momento il governo». (E su questo punto c’è da registrare la richiesta della deputata Debora Serracchiani di un tavolo comune con Veneto, Trentino, Alto Adige e Friuli Venezia Giulia per mettere in sicurezza le concessioni in house di A22 e A4. Su tale aspetto peraltro il ministro Fraccaro, ieri, ha tranquillizzato dicendo che il percorso avviato da Trento e Bolzano va nella direzione auspicata dallo stesso governo).
Quando lei dirigeva la società, quanto si investiva in manutenzione?
«L’attenzione alla sicurezza è sempre stata altissima. E lo è tutt’oggi. Autobrennero ha sempre avuto un piano di manutenzione molto rigoroso. Durante la mia dirigenza, sono stati rifatti completamente moltissimi sovrappassi, abbiamo realizzato importanti opere di manutenzione in tutte le aree, ma in particolare ricordo quelle sul ponte del Po’ e sul ponte di Colle Isarco. Inoltre, sono state realizzate opere che tutt’oggi sono all’avanguardia a livello europeo. E io stesso ho assistito alle prove antincendio nelle gallerie per verificare la tenuta delle solette in caso di tir in fiamme».
E oggi?
«Ho massima fiducia, Autobrennero ha sempre utilizzato tecnologie sicure e innovative e ha investito tantissimo in sicurezza. Questo anche grazie al fatto che si tratta di una società a maggioranza pubblica».