Corriere dell'Alto Adige

L’Upt gongola: «Ora una nuova coalizione»

Ieri parlamenti­no molto partecipat­o. «Unire tutti coloro alternativ­i a destra e M5s»

- Erica Ferro

TRENTO «Rigenerata, ampia, inclusiva e innovativa». È questa la coalizione ideale secondo l’Unione per il Trentino. Una coalizione che chiamare ancora di centrosini­stra autonomist­a è difficile, se non impossibil­e. Preso atto delle ultime vicende in seno al Partito democratic­o, ieri in via Lunelli si è presentato un partito unito, compatto nel non fare nomi su eventuali candidati e nel proseguire la volontà di dare vita a una nuova alleanza allargata, che comprenda «tutte le sensibilit­à che sono alternativ­e alla destra e ai Cinque stelle». Dal polo civico territoria­le al Patt insomma, perché è «auspicabil­e», come sostiene Vittorio Fravezzi, che anche le Stelle alpine siano presenti al tavolo che l’Upt intende convocare all’inizio della prossima settimana.

«Proponiamo una ripartenza della coalizione — fa sapere il sindaco di Dro — con tutti i soggetti che sono disposti a partecipar­e al progetto e vogliano sedere attorno a un tavolo». Già all’inizio della prossima settimana. Il compito di «avviare le necessarie azioni affinché si possa attivare» è stato affidato alla delegazion­e upitina composta da Annalisa Caumo, Gianpiero Passamani e dallo stesso Fravezzi. Da quanto si evince, all’interno dell’assemblea si è evitato a tutti i costi il totonomi, evitando qualsiasi ragionamen­to sulle persone e anzi rilanciand­o una «logica di forte solidariet­à della coalizione».

È stato un parlamenti­no gremito quello di ieri pomeriggio nella sede dell’Upt. C’erano gli assessori, i coordinato­ri territoria­li, almeno una settantina i presenti. «Portare avanti il rilancio di un nuovo progetto

Fravezzi Proponiamo una ripartenza per un nuovo progetto

Una volta definita l’alleanza si potrà individuar­e la figura più competitiv­a

credibile per il Trentino in una logica di ripartenza che sappia guardare al futuro con speranza» è la sintesi diffusa dal partito in una nota al termine delle due ore di riunione. «Ribadiamo quanto già detto relativame­nte al progetto politico che da sempre per l’Unione per il Trentino deve essere aperto a tutte le sensibilit­à che sono alternativ­e alla destra e ai Cinque stelle» si legge ancora. Si chiama a raccolta tutti, insomma, «ghezziani» e «civici» compresi. E pure il Patt. Chi desidera far parte di questa coalizione «rigenerata» si sieda al tavolo e non ponga veti. «Definita la nuova coalizione, e quindi il progetto, siamo convinti che si potrà individuar­e insieme la figura più competitiv­a per affrontare l’impegnativ­a sfida elettorale del 21 ottobre» è la sintesi finale.

Insomma, «in una temperie politica di sensi e bisogni nuovi» per dirla con Carducci, il concetto espresso giovedì da Paolo Ghezzi all’incontro con la coalizione (la discontinu­ità per un di più di unità) in casa Upt è piaciuto parecchio.

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