L’Upt gongola: «Ora una nuova coalizione»
Ieri parlamentino molto partecipato. «Unire tutti coloro alternativi a destra e M5s»
TRENTO «Rigenerata, ampia, inclusiva e innovativa». È questa la coalizione ideale secondo l’Unione per il Trentino. Una coalizione che chiamare ancora di centrosinistra autonomista è difficile, se non impossibile. Preso atto delle ultime vicende in seno al Partito democratico, ieri in via Lunelli si è presentato un partito unito, compatto nel non fare nomi su eventuali candidati e nel proseguire la volontà di dare vita a una nuova alleanza allargata, che comprenda «tutte le sensibilità che sono alternative alla destra e ai Cinque stelle». Dal polo civico territoriale al Patt insomma, perché è «auspicabile», come sostiene Vittorio Fravezzi, che anche le Stelle alpine siano presenti al tavolo che l’Upt intende convocare all’inizio della prossima settimana.
«Proponiamo una ripartenza della coalizione — fa sapere il sindaco di Dro — con tutti i soggetti che sono disposti a partecipare al progetto e vogliano sedere attorno a un tavolo». Già all’inizio della prossima settimana. Il compito di «avviare le necessarie azioni affinché si possa attivare» è stato affidato alla delegazione upitina composta da Annalisa Caumo, Gianpiero Passamani e dallo stesso Fravezzi. Da quanto si evince, all’interno dell’assemblea si è evitato a tutti i costi il totonomi, evitando qualsiasi ragionamento sulle persone e anzi rilanciando una «logica di forte solidarietà della coalizione».
È stato un parlamentino gremito quello di ieri pomeriggio nella sede dell’Upt. C’erano gli assessori, i coordinatori territoriali, almeno una settantina i presenti. «Portare avanti il rilancio di un nuovo progetto
Fravezzi Proponiamo una ripartenza per un nuovo progetto
Una volta definita l’alleanza si potrà individuare la figura più competitiva
credibile per il Trentino in una logica di ripartenza che sappia guardare al futuro con speranza» è la sintesi diffusa dal partito in una nota al termine delle due ore di riunione. «Ribadiamo quanto già detto relativamente al progetto politico che da sempre per l’Unione per il Trentino deve essere aperto a tutte le sensibilità che sono alternative alla destra e ai Cinque stelle» si legge ancora. Si chiama a raccolta tutti, insomma, «ghezziani» e «civici» compresi. E pure il Patt. Chi desidera far parte di questa coalizione «rigenerata» si sieda al tavolo e non ponga veti. «Definita la nuova coalizione, e quindi il progetto, siamo convinti che si potrà individuare insieme la figura più competitiva per affrontare l’impegnativa sfida elettorale del 21 ottobre» è la sintesi finale.
Insomma, «in una temperie politica di sensi e bisogni nuovi» per dirla con Carducci, il concetto espresso giovedì da Paolo Ghezzi all’incontro con la coalizione (la discontinuità per un di più di unità) in casa Upt è piaciuto parecchio.