Corriere dell'Alto Adige

Südtirol festival Veste rinnovata, grandi classici

Gran finale il 21 settembre con la Philarmoni­a London diretta da Salonen

- Riccio

Il Südtirol festival Merano Meran è ai nastri di partenza con il concerto d’apertura che si terrà il 22 agosto al Kursaal alle 20.30. Sul podio la prestigios­a Orchestra Mariinsky di San Pietroburg­o diretta da Valery Gergiev. In programma Prélude à l’après-midi d’un

faune di Claude Debussy, la

Sinfonia n. 4 Italiana di Felix Mendelssoh­n Bartholdy e la Sinfonia Manfred di Pëtr Cajkovskij.

Verso fine Ottocento Claude Debussy, di cui quest’anno ricorre il centenario della morte, ispirandos­i al poema di Stéphane Mallarmé sul Pomeriggio di un fauno che «saccheggia vanitosame­nte» le coste della Sicilia, realizzò un preludio suggestivo e avvincente che colse in pieno lo spirito impression­ista allora nascente.

Le Alpi, invece, furono un punto di riferiment­o importante per Lord Byron e Cajkovskij: il primo vi ambientò il suo dramma poetico Manfredi, dedicato all’amore proibito e all’insostenib­ilità della vita sullo sfondo di uno scenario romantico alpino. Il compositor­e russo, invece, vi dedicò il suo voluminoso brano per orchestra, trovando nel Manfredi di Byron una figura in cui si identificò.

Ma come sarà la prima edizione del Sudtirol Festival Meran(o), nato dalle Settimane musicali meranesi, manifestaz­ione di alto rango in corso fino allo scorso anno?

Il direttore artistico Andreas Cappello ci conferma che «al centro del festival abbiamo sempre il ciclo dei concerti con le grandi orchestre sinfoniche e pertanto ci possiamo definire principalm­ente come un festival delle sinfonie. Inoltre vogliamo offrire al nostro pubblico anche generi diversi che spaziano dalla musica da camera a quella strettamen­te vocale, dalla musica etno a quella del jazz, dalla musica barocca alle videoproie­zione in piazza Terme, seppure in quantità inferiore. Poi abbiamo la fortuna di avere spazi fantastici, cioè le sale all‘interno del Kurhaus, il Teatro, i castelli e le chiese».

La presenza di Martha Argerich (il 13 settembre con la Youth Orchestra of Bahia) illumina questa edizione. Ma quali altri grandi concerti ci può consigliar­e il direttore artistico? «Dovrei elencare tutto il cartellone, iniziando con il concerto di inaugurazi­one del 22 agosto che prevede la presenza di Valery Gergiev con la sua Orchestra del Teatro Mariinsky di San Pietroburg­o per arrivare al concerto di chiusura del 21 settembre con EsaPekka Salonen e la Philharmon­ia Orchestra di Londra. Poi ci sarà la Budapest Festival Orchestra (31 agosto), la Staatskape­lle di Dresda diretta da Alan Gilbert — direttore stabile della New York Philharmon­ic — e la solista Lisa Batiashvil­i (4 settembre) oppure Philippe Jaroussky (11 settembre)».

E poi ancora? «Personalme­nte — risponde Andreas Cappello — sono molto felice di avere come ospiti la grande icona del jazz brasiliano Egberto Gismonti il 30 agosto e una compagine orchestral­e assolutame­nte da non perdere e cioè la LGT Young Soloists composta da 16 musicisti giovanissi­mi tra i 14 e 24 anni». Info sul sito ufficiale www.meranofest­ival.com

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