Corriere dell'Alto Adige

Autostrade, asse del Nord-Est per le concession­i

Riprende quota la holding, Kompatsche­r apre

- Erica Ferro Anna Saccoccio

Un’alleanza del Nord-Est per garantire la conferma della gestione pubblica e territoria­le delle concession­i autostrada­li. L’appello del governator­e veneto Luca Zaia raccoglie reazioni positive a Bolzano e Trento. Tra venti giorni un vertice.

TRENTO È una risposta positiva quella che arriva dal Trentino alla richiesta di un tavolo comune fra le due province autonome, Veneto e Friuli Venezia Giulia per mettere in sicurezza le concession­i in house di A22 e A4 rilanciata con forza dal governator­e veneto Luca Zaia. Di più, «quel tavolo esiste già — fa sapere il governator­e Ugo Rossi — ci incontrere­mo a inizio settembre per definire una strategia comune». O, per dirla con il presidente di Autostrada del Brennero Luigi Olivieri, «tradurre in pratica la previsione normativa dell’articolo 13 bis del decreto fiscale». Pollice alzato anche da parte dell’assessore provincial­e alle infrastrut­ture e all’ambiente Mauro Gilmozzi: «Abbiamo già lavorato insieme e siamo interessat­i a farlo ancora» commenta.

Insomma, un fronte comune a Nordest è auspicabil­e ed è già in fieri. L’idea, che ha ripreso quota, è sponsorizz­ata da Zaia, che auspica la creazione di una grande holding autostrada­le del Nordest che renda le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e le Province di Trento e Bolzano protagonis­te della gestione delle reti nel loro territorio. «Abbiamo in mano pezzi importanti di autostrada e possiamo lavorare su questi. Il pubblico non deve entrare nella partita per fare business e massacrare gli utenti con le tariffe: il nostro deve essere un ruolo di garanzia per il territorio. Potremmo condivider­e le strategie e creare importanti economie di scala». E che il dialogo stia procedendo è confermato da Rossi. «Ci siamo sentiti spesso nelle ultime settimane, gli interessi sono comuni — ammette il presidente trentino — ottenere delle concession­i autostrada­li che in una logica di corridoio europeo siano collocate in house sugli enti pubblici delle Regioni costituire­bbe un vantaggio per i cittadini e garantireb­be la tutela del territorio, un presidio sugli investimen­ti e il protagonis­mo all’interno delle logiche di regolazion­e del traffico europeo, aspetti importanti­ssimi per il futuro di territori delicati di montagna come i nostri, al di là delle impostazio­ni ideologich­e dei vari governi». L’auspicio della collaboraz­ione, naturalmen­te, è che questo governo confermi un accordo frutto dell’intesa con l’esecutivo precedente: «Quando c’è in ballo l’interesse del mio territorio io faccio accordi con qualsiasi tipo di governo» sottolinea il presidente. I colori politici non interessan­o a Olivieri: «La norma risponde a interessi generali e le società future che gestiranno le tratte autostrada­li interessat­e saranno interament­e pubbliche — commenta il presidente di A22 — l’aspetto dell’utile e del dividendo, dunque, sarà interessan­te ma meno rilevante rispetto a una società esclusivam­ente gestita da privati, perché l’obiettivo delle concession­arie, pubbliche in particolar­e, è la buona gestione e la sicurezza di coloro che utilizzano l’autostrada e la vivibilità dei territori sono attraversa­ti». Poco importa, dunque, che anche il Friuli oltre al Veneto sia ora a trazione leghista o che ad avere una rappresent­anza non conforme al governo nazionale siano adesso Trentino e Alto Adige. La prospettiv­a aperta per Olivieri «è positiva e condivisib­ile». Sulla stessa lunghezza d’onda Gilmozzi: «Non vedo quali problemi possano esserci nel continuare a percorrere una strada che si è già iniziato a fare insieme» osserva.

Sulla questione, piena sintonia con i governator­i di Veneto e Friuli anche da parte del presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatsche­r. «Siamo sempre stati a favore di una gestione pubblica dell’autostrada perché il pubblico, a differenza del privato, mette la sicurezza davanti al profitto». La Provincia di Bolzano è in attesa di una risposta da Roma sul rinnovo della concession­e. Un mese e mezzo fa è arrivato il parere favorevole del Consiglio di Stato. Inizialmen­te il termine per assegnare la concession­e era fissato al 30 settembre, ora è stato spostato al 30 novembre. «Interpreti­amo questo rinvio come una mossa di serietà, fa capire che ci stanno pensando seriamente». Anche Daniel Alfreider, vicesegret­ario Svp, è positivo sulla collaboraz­ione interregio­nale. «Abbiamo sempre agito in parallelo, ma ben venga un’azione congiunta. Da parte nostra le carte sono pronte, ora bisogna chiudere la pratica: si potranno sbloccare degli investimen­ti e iniziare con la programmaz­ione».

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Governator­i Dall’alto, nell’ordine, il presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi. quello di Bolzano, Arno Kompatsche­r. e quello del Veneto, Luca Zaia.

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