Tir al Brennero, nuovo giro di vite in arrivo
Il Tirolo vuole includere nei divieti settoriali anche gli «euro sei». Rinviato il vertice
BOLZANO Ognun per sé. La politica del trasporto merci lungo l’asse del Brennero continua a dividere gli Stati e le regioni coinvolte. E anche la mediazione dell’Euregio si sta rivelando inefficace.
Il nuovo vertice sul traffico pesante al Brennero in programma ad ottobre molto sarà spostato a novembre. È quanto ha annunciato domenica al Forum Alpach il presidente del Tirolo Günther Platter che vuole attendere gli esiti delle elezioni in Baviera e in Alto Adige prima di provare a trovare un’intesa con i vicini dopo le tensioni degli ultimi mesi. Sia in Alto Adige sia in Baviera infatti si vota in autunno.
Intanto il Tirolo del Nord prosegue nella sua linea dura e «unilaterale». Platter, che al vertice sui transiti dei tir lo scorso 12 giugno a Bolzano non aveva voluto firmare il «Memorandum of understanding» sui trasporti, ha annunciato infatti che da parte tirolese ci saranno ulteriori restrizioni alla circolazione per i mezzi pesanti che attraversano l’Austria. La sua giunta intende presentare un nuovo pacchetto di misure anti-inquinamento che, molto prevedibilmente, faranno infuriare gli autotrasportatori italiani e anche quelli bavaresi
Tra le misure antiinquinamento che potrebbero scattare a partire dal 3 ottobre, includendo nel divieto di transito notturno e settoriale anche i camion euro 6, perlomeno quelli delle sottoclassi da A a C, mentre gli euro 6-D (i cui livelli di emissioni sono inferiori), dovrebbero circolare senza restrizioni.
Strategia Platter vuole attendere l’esito del voto in Baviera e Sudtirolo per trattare con i vicini