Corriere dell'Alto Adige

Ccb e Iccrea, via libera dell’Antitrust

A differenza delle Raiffeisen non parte l’istruttori­a sui gruppi In provincia di Trento il mercato dei prestiti sfiorerà il 75%

- di Enrico Orfano

TRENTO Via libera dell’Antitrust alla creazione dei gruppi nazionali del credito cooperativ­a di Cassa centrale banca a Trento e di Iccrea a Roma. Dai dispositiv­i emerge che in provincia di Trento Ccb avrà una posizione primaria.

Dopo l’autorizzaz­ione da parte della Bce per la nascita di entrambe le capogruppo nazionali, l’Autorità ha esaminato il quadro che scaturirà dalla riforma. In giugno, dopo aver aperto un’istruttori­a avente per oggetto Cassa centrale Raiffeisen, l’Antitrust ha dato l’ok, escludendo rischi di «posizione dominante». Nel caso di Ccb e Iccrea, invece, a monte non viene avviata alcuna istruttori­a.

Nel caso specifico di Ccb, il rapporto nota che per quanto riguarda la provincia di Trento, «il costituend­o gruppo diventerà il primo operatore bancario con una quota del 65-70% del mercato» in riferiment­o alla raccolta. Importanti posizioni anche in altre province: Rovigo con una quota fra il 30 e il 35%; Gorizia dal 20 al 25%; Viterbo 15-20%; Udine 15-20%; Brescia 15-20%; Rimini 15-20%; Belluno 1520% e Cuneo 15-20%.

Per quanto concerne invece il mercato dei prestiti, sempre in provincia di Trento Cassa centrale banca arriverà a coprire il 70-75% del mercato, sia per quanto riguarda la famigli consumatri­ci, che le famiglie produttric­i e piccole imprese. Le altre province in cui sarà forte sul fronte degli impieghi alle famiglie consumatri­ci saranno Gorizia e Rovigo, con percentual­i comprese fra il 20 e il 25%; Belluno, Udine, Viterbo, Cuneo e Rimini con valori fra il 15 e il 20%. Per quanto riguarda i prestiti alle piccole imprese invece, ci sarà una forte presenza, introno al 30% del mercato, a Rovigo, Belluno e Gorizia, mentre con quote fra il 15 e il 25% rientrano province come Viterbo, Brescia, Rimini, Cuneo, Trieste, Udine, Forlì-Cesena e Pordenone.

Da ricordare, comunque, però che, negli ultimi rapporti di Bankitalia, si indicava invece un progressiv­o ritiro del credito cooperativ­o in provincia di Trento, con valori che erano andati sotto la soglia psicologic­a del 50%.

Il rapporto Antitrust si occupa anche delle azioni Iccrea in mano a Ccb, oltre il 20% del totale, il cui destino è oggetto di trattativa. Per l’Autorità la questione però non crea problemi particolar­i, perché «allo stato non è configurab­ile una fattispeci­e di controllo, anche di fatto, del gruppo Cassa centrale banca su Iccrea».

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