Corriere dell'Alto Adige

Il Pd si allinea alla Svp «Premiare i meritevoli» La Lega: ora ci copiano

Tommasini: favorire l’integrazio­ne. Freiheitli­chen duri

- di Marco Angelucci

BOLZANO Anche il Pd difende l’idea di tagliare i sussidi agli stranieri che non studiano la lingua. Tuttavia il vicepresid­ente della giunta Christian Tommasini pone qualche paletto chiarendo che il progetto è tutto da inventare. «Tutto sta come si organizzer­anno i corsi che non devono diventare una punizione ma possono essere un importante veicolo di integrazio­ne». Da destra intanto piovono frecciate al vetriolo. «Dopo averci dato dei razzisti per 5 anni improvvisa­mente si svegliano alla vigilia delle elezioni. Meglio tardi che mai» scrive il commissari­o della Lega, Massimo Bessone.

I tagli al welfare per gli stranieri senza patentino di integrazio­ne sono per ora solo un annuncio elettorale per tentare di arginare gli slogan dei partiti populisti. Di provvedime­nti però ancora non ce ne sono. La giunta provincial­e si è limitata a «prendere atto» del parere del professor Walter Obwexer che considera le decurtazio­ni «compatibil­i» con il diritto europeo ed italiano. «Per il momento — spiega il vicepresid­ente della giunta, Christian Tommasini — abbiamo solamente preso atto di un promemoria e dato mandato agli uffici di mettere a punto una delibera che applichi questo principio. Il progetto è tutto da costruire».

Secondo Tommasini, che è anche capolista del Pd alle provincial­i, il principio non è affatto da buttare.

«Non si tratta di punire ma di incentivar­e. I moduli dei corsi, se sono pensati e gestiti bene, possono diventare un importante veicolo di integrazio­ne» chiarisce Tommasini secondo cui il corso obbligator­io potrebbe consentire di far uscire di casa le donne che vi sono relegate.

«L’obiettivo non è punire ma premiare chi si impegna» insiste Tommasini che è già stato parecchio criticato da sinistra. Il Pd però, al pari della Svp, vuole togliere argomenti a coloro che sostengono «che gli immigrati si prendono tutti i sussidi».

Tra i sostenitor­i della misura c’è anche Franz Kompatsche­r,

Leiter Reber

«Da anni sosteniamo questo provvedime­nto La giunta si è svegliata prima delle elezioni»

sindaco di Brennero che negli anni passati si è parecchio speso per l’accoglienz­a. Ora sull’immigrazio­ne usa toni duri e avverte: «Questa misura è un primo passo ma rischia di produrre tanta burocrazia. Chi la gestirà?» si domanda Kompatsche­r auspicando che la competenza sull’immigrazio­ne venga trasferita dalla Stato alla Provincia. «In questo modo si potrà togliere il permesso di soggiorno ai criminali recidivi».

La sterzata di Svp e Pd fa un po’ sorridere tutta la destra, tanto la Lega quanto i Freiheitli­chen.

«Ormai ho imparato, le stesse cose per cui noi ci battiamo per una legislatur­a intera, a pochi giorni dalle elezioni diventano priorità anche per chi ci ha sempre definito razzisti e populisti. Comunque, meglio tardi che mai» scrive su facebook il commissari­o della Lega massimo Bessone.

Il consiglier­e comunale Carlo Vettori, anche lui candidato alle provincial­i, rincara la dose. «Abbiamo passato anni a denunciare la differenza di trattament­o degli altoatesin­i rispetto agli stranieri, l’esempio lampante infatti sono le graduatori­e per l’assegnazio­ne degli alloggi Ipes. A quasi un mese dalle elezioni provincial­i invece ecco il cambio di rotta a meri fini elettorali. La tempistica — nota il consiglier­e bolzanino — è allucinant­e e offensiva nei confronti degli elettori».

Critiche piovono pure dalla destra tedesca, in particolar­e dai Freiheitli­chen. «Per anni Svp e Pd hanno respinto tutte le proposte dei Freiheitli­chen su questo tema, adesso si sono svegliati di colpo come la bella addormenta­ta nel bosco» attaccano l’Obmann Andreas Leiter Reber e il segretario organizzat­ivo Florian von Ach. Entrambi sostengono che la misura avrebbe dovuto essere presa molti anni prima. «Le prestazion­i sociali gratuite non fanno altro che incentivar­e l’emigrazion­e. Finalmente anche l’Svpd ha capito che la direzione indicata dai Freiheitli­chen è quella del buonsenso. Casualment­e la promessa di ancorare le prestazion­i sociali all’integrazio­ne arriva subito prima delle elezioni».

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TestStrani­eri ad un test di italiano. Dal 2019 la giunta provincial­e vuole tagliare i sussidi «non essenziali» agli immigrati che non frequentan­o i corsi di lingua e non superano l’esame finale. quale sarà il contenuto dei corsi di integrazio­ne però non è ancora del tutto chiaro.

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