Previsti cento eventi, parterre di qualità che regalerà emozioni
MILANO Quattro numeri, 19’’72: sono le cifre che segnano un primato resistito per diciassette anni, quello sui 200 metri piani che ha contribuito a scolpire nella storia il nome di Pietro Mennea. È questa la «stella cometa» che guiderà il Festival dello sport, presentato ieri a Milano proprio nel giorno in cui, 39 anni fa, la «Freccia del Sud» stabiliva il record mondiale a Città del Messico. Ed è proprio il record, come noto, il tema scelto per la prima edizione che Trento ospiterà dall’11 al 14 ottobre.
Una kermesse che vuole essere un grande racconto corale sul record, «il sale dello sport» secondo le parole del vicedirettore vicario de «La Gazzetta dello sport», Gianni Valenti, su come lo si costruisce, conquista e difende. Più di 100 eventi e oltre 150 ospiti candidano, a loro modo, lo stesso Festival a essere di per sè un record: «È la prima volta in Italia che una manifestazione del genere vede la luce» evidenzia il direttore della «Rosea» Andrea Monti. E che tanti campioni di ieri e di oggi si troveranno riuniti tutti nella stessa città. I primi nomi erano stati fatti a febbraio e a giugno: Paolo Maldini, Sofia Goggia, Reinhold Messner. Ieri il sipario si è alzato su un parterre nutritissimo, composto non soltanto da atleti e atlete, olimpici e paralimpici, ma anche da allenatori, coach, personaggi istituzionali, tecnici ed esperti, appassionati dal mondo della cultura, dell’arte e dei media. «Vogliamo regalare emozioni — chiosa Valenti — quelle che solo lo sport sa dare». Di certo ci sarà da essere allenati, se non altro per spostarsi da un luogo all’altro del Festival vista l’intensità degli appuntamenti.
A Trento si ascolterà il racconto dei record dei grandi solisti e delle grandi squadre direttamente dalla viva voce dei protagonisti: Giovanni Soldini, che pochi mesi fa ha stabilito il nuovo record sulla rotta del thè da Hong Kong a Londra, Adam Ondra e il suo famigerato 9c, Max Biaggi con i suoi successi e il rischio di perdere la vita, la pallavolista Francesca Piccinini intervistata dalla sua «collega» Maurizia Cacciatori, due volti noti a Trento come «l’uomo del freddo» Simone Moro e Tamara Lunger. Ancora, Federica Pellegrini, Francesco Moser, «il dio della maratona» secondo «La Gazzetta» Stefano Baldini, il mago degli assist Steve Nash, uno dei più grandi cestisti della storia dell’Nba, le tenniste italiane Francesca Schiavone e Roberta Vinci, il giovane fenomeno del volley Simone Giannelli che si confronterà con il suo tecnico in Nazionale Gianlorenzo Blengini due settimane dopo la fine del Mondiale («sperando di celebrare insieme una bellissima medaglia» come da auspicio di Valenti).
Ci sono poi le squadre, i team che hanno impresso nel cuore e nella mente dei tifosi grandissime imprese collettive: l’Inter del Triplete, tutto l’equipaggio di Luna Rossa insieme all’amministratore delegato di Prada Patrizio Bertelli per parlare della nuova sfida in Coppa America, l’Olimpia Milano della stagione 1986/’87 che conquistò scudetto, Coppa Italia e Coppa dei campioni. Per la prima volta si riuniranno insieme al loro coach Dan Peterson, Dino Meneghin, Riccardo Pittis, Roberto Premier, Bob McAdoo. Ci saranno i quattordici ori olimpici di Valentina Vezzali, Dorina Vaccaroni, Giovanna Trillini, Elisa Di Francisca, Arianna Errigo e Alice Volpi, alias il Dream team del fioretto femminile, Giuseppe, Carmine e Agostino Abbagnale capaci di conquistare tre ori olimpici in 45 minuti, Gigi Dall’Igna e Michele Pirro per la Ducati, la grande squadra dello sci azzurro.
In primo piano anche i campioni paralimpici, conquistatori di record che vanno oltre ogni limite: Bebe Vio, Martina Caironi e Francesca Porcellato, ma anche la velocista Giusy Versace e Markus Rehm, detentore del record mondiale di salto in lungo, per un confronto sull’impatto della tecnologia sulle loro discipline. Un tema, questo, che troverà spazio, fisico e di dibattito, nel «Tech dome» di piazza Cesare Battisti, con un appuntamento dedicato agli occhi tecnologici che aiutano la regolarità delle partite, dalla Var al Video check, con gli arbitri Pierluigi Collina, Nicola Rizzoli, Fabrizio Pasquali e Luigi Lamonica. Lì, insieme a università, Fbk e Trentino sviluppo, troveranno spazio le aziende e il pensiero: «Il nostro obiettivo è creare un hub di imprese per capire quali possano essere i margini di crescita del mondo economico legato allo sport» ricorda Maurizio Rossini, amministratore unico di Trentino marketing.
Per tornare ai nomi, all’elenco occorre aggiungere quelli di Filippo Tortu e Don Quarrie, rispettivamente erede e grande avversario di Mennea, che insieme alla moglie ne ricorderanno la figura; Giorgio e Tania Cagnotto e, per restare in tema di figlie d’arte, dai tuffi allo sci, Federica Brignone e Maria Rosa Quario, Ross Brawn, già capo del settore tecnico della Ferrari e Jean Alesi, il trottatore più vincente e più ricco di tutti i tempi Varenne con il suo proprietario e il suo driver, ma anche grandi allenatori, da Davide Cassani a Meo Sacchetti a Mirko Celestino, con i quali ci si potrà allenare e confrontare. Perché molte piazze della città (Duomo, Dante, Fiera, Santa Maria Maggiore) saranno dedicate allo sport praticato: basket, volley, arrampicata, ciclismo, mountain bike, atletica, running e skiroll.
A Trento, infine, si celebrerà lo sport anche con la musica, il teatro, i libri, il cinema e la gastronomia, con la performance cui lo chef Davide Oldani darà vita con uno sportivo a sorpresa. Da Neri Marcorè ai Kataklò, da Hervé Barmasse a Oney Tapia, anche su questo frangente i nomi di richiamo non mancheranno.
Un cantiere enorme (già 500 persone sono al lavoro ricorda Rossini), ma ancora «in progress»: potrebbero aggiungersi appuntamenti sulla velocità dello sci azzurro nella storia e sull’importanza delle forze armate nell’aiutare l’attività sportiva. A inaugurare il Festival l’11 ottobre alle 18 al teatro sociale colui che ne è stato il testimonial sin dall’inizio, Giacomo Agostini, che il giorno successivo con moto, tuta e casco di 56 anni fa rifarà il percorso della Trento-Bondone.