Corriere dell'Alto Adige

Mariani, arrivano le prime grane Lavoratori domani in piazza

- Di Enrico Orfano

TRENTO A giugno di quest’anno il nuovo impianto Mariani di Rovereto è stato inaugurato, dopo il complicato trasferime­nto da Tiarno in Val di Ledro che ha scongiurat­o lo spostament­o del ramo di Omr in provincia di Brescia. Domani scatta però il primo sciopero di otto ore su tutti i tre turni: in sostanza Fim Cisl e Uilm contestano all’azienda di aver adottato decisioni che peggiorano significat­ivamente le condizioni economiche dei lavoratori, con una riduzione di centinaia di euro al mese in busta paga.

Sembra che le agevolazio­ni che hanno ammorbidit­o il passaggio stiano per finire. «A pochi giorni di distanza dall’incontro del 25 luglio l’azienda ha comunicato l’attivazion­e, a partire dal 20 agosto, del servizio mensa al prezzo di 2,50 euro al giorno a carico di ciascun lavoratore (cifra che consideria­mo eccessiva, anche rispetto a quanto praticato in molte altre aziende del territorio) e l’intenzione di sospendere da fine anno la messa a disposizio­ne delle auto aziendali per i pendolari». «Alle condizioni prospettat­e dall’azienda (e da noi non condivise), la riduzione salariale che ne conseguire­bbe sarebbe di diverse centinaia di euro al mese — dicono Paolo Cagol (Fim) e Luciano Atanasio (Uilm) — rendendo le condizioni economiche offerte da Mariani significat­ivamente peggiorati­ve rispetto a quelle precedente­mente garantite». L’azienda dovrebbe pensarci, «anche in ottica di fidelizzaz­ione e mantenimen­to delle proprie maestranze». I sindacati, dopo aver dimostrato di essere responsabi­li nella fase di trasferime­nto, si sentono chiudere le porte in faccia: «Nessuna delle proposte e richieste di gestione condivisa del trasferime­nto è stata accolta e nessun impegno concretame­nte formalizza­to. Riscontria­mo inoltre una situazione di forte e crescente tensione e malcontent­o tra le maestranze». Quindi domani sciopero e in seguito blocco degli straordina­ri. Le richieste: auto aziendali per i pendolari almeno per tutto il 2019 e un contributo mensa sotto la soglia di un euro. Inoltre «modalità condivise di chiusura dei rapporti di lavoro per i pendolari che non riescono a proseguire e un piano di stabilizza­zioni». Entro l’anno i sindacati produrrann­o anche una piattaform­a per il rinnovo dell’integrativ­o.

Negli ultimi due anni i dipendenti Mariani sono saliti da 150 a 200 unità.

 ??  ?? Nuova sede La Mariani è stata trasferita da Tiarno in Val di Ledro
Nuova sede La Mariani è stata trasferita da Tiarno in Val di Ledro

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy