Danza, da Masilo a Silvia Gribaudi
Nove gli spettacoli in programma
Cambio della guardia per la stagione di danza di Trento, Rovereto e Bolzano, ma nel segno della continuità. Emanuele Masi, nuovo consulente per la programmazione di ambito coreografico del Centro Santa Chiara, ha presentato le due rassegne trentine — per quella altoatesina ci sarà da aspettare ancora un po’ — da lui curate per il 2018/2019. Stagioni giovani e aperte all’internazionale, ma soprattutto di ampio respiro, per permettere anche ai meno avvezzi alla danza contemporanea di avvicinarsi a quest’arte esplorandone le diverse sfaccettature. Dal 27 ottobre al 3 maggio, nove gli appuntamenti, suddivisi sulle due città. La coreografa sudafricana Dada Masilo inaugura la stagione di Trento con una personale rilettura del classico Giselle, e cui seguirà l’hip hop d’autore della catalana Blanca Li, coreografa con un trascorso nel mondo del cinema al fianco di Pedro Almodóvar, con la prima nazionale di Elektrik. Ritorno alla grande tradizione italiana con Mediterranea, titolo cardine nella produzione di Mauro Bigonzetti, nel repertorio del Teatro alla Scala. Gran finale con l’americana Stephen Petronio Company che presenta la prima europea Hardness 10 e altre coreografie di Stephen Petronio e Steve Paxton, e con la Carmen flamenca di Marìa Pagés con Yo, Carmen. Rovereto, piazza con un livello qualitativo di rilievo, vedrà la presenza di alcuni nomi attivi nella ricerca e nella contaminazione con altri linguaggi. Programmazione al via con Aakash Odedra con Rising, spettacolo-culto che propone le coreografie di grandi autori quali Akram Khan, Russell Maliphant, Sidi Larbi Cherkaoui; a seguire il gruppo italiano MK del coreografo Michele Di Stefano, già Leone d’Argento alla Biennale di Venezia 2014, porterà Robinson. Terza data roveretana con la delicata tematica del corpo femminile con R.Osa, assolo vincitore nel 2017 del «Premio Ubu», lavoro della coreografa torinese Silvia Gribaudi interpretato da Claudia Marsicano. Conclusione in musica con VN Serenade di Cristina Kristal Rizzo, opera che rilegge la “Notte trasfigurata” di Schönberg e la Serenata in do maggiore per archi di Tchaikovsky, accompagnata Filarmonica Settenovecento.