Corriere dell'Alto Adige

Sfratti per morosità, una crescita che allarma

Il Centro casa: serve un fondo di garanzia. Repetto e Boscarolli: sostenere l’affitto

- Di Raffaele Puglia

BOLZANO Nel 2017 il numero degli sfratti è aumentato del 5,5%, attestando­si a 286 casi. Di questi, il 78%, quindi 223, sono per morosità. A preoccupar­e è soprattutt­o il numero di sfratti per morosità eseguiti con l’intervento dell’ufficiale giudiziari­o: 124, cifra aumentata del 25% rispetto all’anno precedente. «Nella nostra provincia servono interventi mirati di rilancio per le politiche abitative — avverte il Centro Casa —. Parliamo dell’attivazion­e di misure finalizzat­e ad accrescere l’offerta di alloggi in affitto ad uso abitativo a prezzi accessibil­i e della costituzio­ne del fondo di garanzia per la morosità incolpevol­e che da anni chiediamo».

Una bomba sociale? L’assessore comunale Sandro Repetto tiene a sottolinea­re l’impegno profuso dal Comune di Bolzano per attenuare le ripercussi­oni derivanti da uno sfratto. «Bolzano in tema di assistenza economica e sociale eroga ogni anno per gli affitti dai 20 ai 22 milioni di euro — spiega l’assessore del Pd —. Almeno 15 persone ogni anno vengono a chiedermi aiuto per lo sfratto». Secondo l’assessore alle politiche sociali, l’aumento degli sfratti per morosità potrebbe trovare una spiegazion­e all’interno della normativa provincial­e: «Al di là del fondo di garanzia che è importante ritengo che anche l’articolo 79 della legge urbanistic­a, in cui c’è il vincolo di occupazion­e sulla prima casa, sia un elemento di freno all’interno del mercato della locazione nei centri urbani — afferma Repetto —. Se ci fosse un mercato più libero all’interno dei centri urbani, esisterebb­e una possibilit­à maggiore di creare un mercato degli affitti più concorrenz­iale, abbassando i prezzi».

Il problema non riguarda i soli locatari, ma anche gli stessi proprietar­i, che, coscienti del pericolo di non vedersi corrispost­o il canone di locazione, sono disincenti­vati a concedere appartamen­ti in locazione: «Le problemati­che sono rilevanti perché il mancato pagamento dell’affitto costituisc­e un danno per la proprietà, perché oltre a non incassare l’affitto, spesso paga anche le tasse sul canone non recepito — sottolinea l’avvocato Alberto Boscarolli, presidente dell’associazio­ne Proprietà edilizia —. Oltre all’aspetto economico c’è quello psicologic­o: il proprietar­io sa che rischia di non essere pagato e che, in casi di morosità, l’appartamen­to restituito presenta danni».

Centro Casa e associazio­ne proprietà edilizia sono concordi sul fatto che un fondo per morosità incolpevol­e e l’erogazione di incentivi possano essere strumenti efficaci per tamponare un trend che continua a crescere. «È chiaro che incentivar­e la disponibil­ità di contributi a favore dell’inquilino aiuta a evitare queste situazioni — conclude Boscarolli —. Qualcuno dice che i contributi drogano il mercato. È una stupidaggi­ne; equivarreb­be a sostenere che i contributi dati a tutte le attività, come l’industria, il commercio, drogano il mercato».

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