Sfratti per morosità, una crescita che allarma
Il Centro casa: serve un fondo di garanzia. Repetto e Boscarolli: sostenere l’affitto
BOLZANO Nel 2017 il numero degli sfratti è aumentato del 5,5%, attestandosi a 286 casi. Di questi, il 78%, quindi 223, sono per morosità. A preoccupare è soprattutto il numero di sfratti per morosità eseguiti con l’intervento dell’ufficiale giudiziario: 124, cifra aumentata del 25% rispetto all’anno precedente. «Nella nostra provincia servono interventi mirati di rilancio per le politiche abitative — avverte il Centro Casa —. Parliamo dell’attivazione di misure finalizzate ad accrescere l’offerta di alloggi in affitto ad uso abitativo a prezzi accessibili e della costituzione del fondo di garanzia per la morosità incolpevole che da anni chiediamo».
Una bomba sociale? L’assessore comunale Sandro Repetto tiene a sottolineare l’impegno profuso dal Comune di Bolzano per attenuare le ripercussioni derivanti da uno sfratto. «Bolzano in tema di assistenza economica e sociale eroga ogni anno per gli affitti dai 20 ai 22 milioni di euro — spiega l’assessore del Pd —. Almeno 15 persone ogni anno vengono a chiedermi aiuto per lo sfratto». Secondo l’assessore alle politiche sociali, l’aumento degli sfratti per morosità potrebbe trovare una spiegazione all’interno della normativa provinciale: «Al di là del fondo di garanzia che è importante ritengo che anche l’articolo 79 della legge urbanistica, in cui c’è il vincolo di occupazione sulla prima casa, sia un elemento di freno all’interno del mercato della locazione nei centri urbani — afferma Repetto —. Se ci fosse un mercato più libero all’interno dei centri urbani, esisterebbe una possibilità maggiore di creare un mercato degli affitti più concorrenziale, abbassando i prezzi».
Il problema non riguarda i soli locatari, ma anche gli stessi proprietari, che, coscienti del pericolo di non vedersi corrisposto il canone di locazione, sono disincentivati a concedere appartamenti in locazione: «Le problematiche sono rilevanti perché il mancato pagamento dell’affitto costituisce un danno per la proprietà, perché oltre a non incassare l’affitto, spesso paga anche le tasse sul canone non recepito — sottolinea l’avvocato Alberto Boscarolli, presidente dell’associazione Proprietà edilizia —. Oltre all’aspetto economico c’è quello psicologico: il proprietario sa che rischia di non essere pagato e che, in casi di morosità, l’appartamento restituito presenta danni».
Centro Casa e associazione proprietà edilizia sono concordi sul fatto che un fondo per morosità incolpevole e l’erogazione di incentivi possano essere strumenti efficaci per tamponare un trend che continua a crescere. «È chiaro che incentivare la disponibilità di contributi a favore dell’inquilino aiuta a evitare queste situazioni — conclude Boscarolli —. Qualcuno dice che i contributi drogano il mercato. È una stupidaggine; equivarrebbe a sostenere che i contributi dati a tutte le attività, come l’industria, il commercio, drogano il mercato».