Corriere dell'Alto Adige

Brennero, Vienna non cede sui controlli «Saranno mantenuti»

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L’Austria vuole mantenere i controlli alle frontiere interne finché la protezione dei confini esterni alle Ue non sarà «solo sulla carta ma anche nei fatto». Lo ha detto il ministro degli Interni austriaco, Herbert Kickl, a margine della Conferenza dei ministri dell’interno dell’Ue apertasi ieri a Vienna.

La sospension­e dei controlli ai varchi di frontiera, che sono stati rafforzati nel 2015, potrà essere messa in pratica solo quando i confini esterni saranno protetti con efficacia. E, secondo il ministro dell’Interno austriaco, l’annuncio della Commission­e europea di voler rafforzare il programma Frontex non è sufficient­e a modificare il dispositiv­o di sorveglian­za.

Sempre ieri il Commissari­o europeo per la migrazione, Dimitris Avramopoul­os, aveva esortato gli Stati membri a rimuovere i controlli alle frontiere per tornare al «normale funzioname­nto di Schengen». L’Austria però non ha alcuna intenzione di modificare la linea dura. Anzi. Kickl ha messo in chiaro che «il bisogno dei cittadini di aver più sicurezza e maggiori controlli non verrà in alcun modo ignorato. Il nostro obiettivo è fermare l’immigrazio­ne illegale e distrugger­e il business degli scafisti. Già oggi siamo riusciti a bloccare gli arrivi in Austria, questo modello va approfondi­to e rafforzato» ha detto Kickl.

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