Tavolini fuori dai bar, Rösch duro «Troppi furbi, da lunedì sanzioni»
MERANO Il sindaco di Merano Paul Rösch prende carta e penna e scrive agli esercenti della città, in particolare a ristoratori e bar per richiamarli all’ordine. Un provvedimento che non mancherà di sollevare il solito vespaio.
È già accaduto per i famosi «stendini» che alcuni negozi per attirare clienti hanno esposto all’esterno senza autorizzazione o ancora di più per la questione della musica all’esterno dei bar diffusa da altoparlanti. Questa volta si parla di occupazione del suolo pubblico ovvero dello spazio concesso a pagamento all’esterno dei locali. Alcuni esercenti fanno i furbi (secondo l’amministrazione comunale) e dispongo tavoli, sedie e ombrelloni di bar e ristoranti ben al di fuori della superficie loro concessa. «Vogliamo intervenire più severamente — dichiara il sindaco — per tutelare gli interessi della cittadinanza, ma anche di quegli esercenti che si attengono alle regole. Al governo della città — scrive Rösch a Hgv e Confesercenti — sta a cuore una città piena di vita e i tanti esercizi presenti in centro danno un contributo prezioso in questo senso. Il comportamento di certi ristoratori non può tuttavia essere tollerato perché gli spazi pubblici sono un bene prezioso. L’ampiezza di ogni superficie della quale si autorizza l’occupazione, viene attentamente valutata per garantire il libero transito di persone con disabilità, di genitori con il passeggino e dei mezzi di soccorso».
Dunque appropriarsi indebitamente di spazio aggiuntivo non è accettabile. Da qui la decisione che a partire da lunedì 24 settembre la Polizia locale effettuerà controlli più severi degli spazi e sanzionerà ogni violazione che verrà constatata. Nel caso di violazioni reiterate del regolamento, l’amministrazione revocherà la concessione o ridurrà sensibilmente lo spazio all’esercizio l’anno successivo.
Roberta Prantl uno dei gestori pubblici più agguerriti nei confronti dell’Amministrazione pubblica commenta così: «In linea di principio è giusto che si facciano rispettare le regole, ma non credo vi siano tanti “furbetti” perché siamo già super controllati. Non vorrei — aggiunge — che si trattasse dell’ennesimo caso in cui qualcuno è andato a protestare, come è successo per la musica all’esterno dei locali e ora il sindaco faccia intervenire la polizia urbana solo perché messo sotto pressione». Un equilibrio difficile, che si gioca tutto su cosa significhi concretamente una città «piena di vita» come lo stesso sindaco auspica.