Aggressione a Carloni, si indaga a 360 gradi Inquirenti al lavoro. Sotto la lente telecamere, celle telefoniche e frequentazioni
TRENTO Proseguono a ritmo serrato le indagini sull’aggressione in casa subita dall’83enne Emilio Carloni, aggredito da due uomini sabato sera, intorno alle 22, nella sua abitazione di via Torre Vanga, a Trento. L’uomo aveva appena aperto la porta a due ragazze, pare straniere: Carloni, infatti, come da lui stesso riferito, accoglierebbe spesso in casa giovani donne, ma questa volta a fare ingresso nell’appartamento ci sarebbero stati anche due uomini, che lo avrebbero gettato a terra e preso a calci. A quanto si apprende, l’uomo ha rischiato grosso, perché nel tentativo di immobilizzarlo i due aggressori gli avrebbero bloccato oltre alla bocca anche il naso, impedendogli di respirare.Sull’episodio, sotto il coordinamento della sostituta procuratrice Maria Colpani, indagano i carabinieri della compagnia di Trento e i colleghi del Nucleo investigativo. Dalla Procura — che indaga con le ipotesi di rapina, lesioni e sequestro di persona — c’è massimo riserbo sulla vicenda, che presenta dei contorni ancora poco chiari. L’identità dei 4 — due giovani donne e due ragazzi — non è ancora nota, e su questo gli inquirenti sono al lavoro passando al setaccio telecamere e celle telefoniche. Non è però chiaro come mai vi sia stato questo accanimento nei confronti di Carloni, e i carabinieri stanno verificando se si sia trattato di un’aggressione a scopo di rapina o se, invece, possa esservi dell’altro. Sono quindi diverse le piste seguite dagli investigatori, anche perché la vittima ha raccontato di aver subito un’altra aggressione in strada circa venti giorni prima del fatto.