Sasa punta sui bus elettrici, flotta green per il 2028
Festa al Noi Techpark per i 70 anni dell’azienda. Pagani: «Progetto pilota con cinque mezzi a batteria»
BOLZANO Il miglior modo per festeggiare un compleanno è guardare al futuro. Vale ad ogni età, anche a 70 anni. Ieri Sasa ha scelto la cornice del parco tecnologico «Noi» per tagliare un traguardo importante al cospetto delle autorità. Le vicende del trasposto pubblico cittadino di Bolzano, Laives e Merano sono state fondamentali e attraversano le vene storiche dell’Alto Adige ma è alle prossime sfide che si rivolge l’attenzione di tutti. L’idrogeno, certo. Il tram apparecchiato da Provincia e Comune, vero. La propulsione che incuriosisce di più, però, è quella elettrica con il nuovo autobus parcheggiato e presentato in un contesto appropriato come il «Noi». «Abbiamo avviato un progetto pilota di 5 autobus a batteria — spiega il presidente di Sasa Stefano Pagani — per passare tra un paio di anni a un cambio più massiccio della flotta».
Due degli autobus acquistati sono lunghi 18 metri, gli altri tre si fermano a 12 metri per un costo complessivo di 3,5 milioni di euro finanziati in buona parte dalla Provincia con una partecipazione minore del Ministero delle Infrastrutture. «Inizieranno a circolare sulla linea 18 — continua Pagani — e saranno ricaricati in deposito durante la notte con colonnine da 80 kw/h. Dal 2019, entrerà in vigore la stazione di ricarica veloce installata per utilizzarla durante i capolinea nella costruenda via Renon».
Si tratta del primo mezzo in Italia con la ricarica a pantografo per una batteria a trazione di 240 kw/h che permetterà di circolare per tutta la giornata senza rischi. Se gli autobus elettrici sono già realtà, per il tram bisognerà ancora attendere ma il piano è già chiaro. «L’affidamento a Sasa rappresenta una garanzia — le parole del sindaco Renzo Caramaschi — in funzione degli obiettivi che vogliamo raggiungere con questa opera». «Dal nostro lavoro — riprende Pagani — dipenderà la capacità di migliorare il flusso di turisti e residenti provenienti dall’Oltradige e dal Burgraviato con un’operatività superiore agli scambi intermodali come quello di ponte Adige. Contestualmente miglioreremo la domanda collegata all’insediamento residenziale di Druso Est e, con 17 fermate lungo 7 chilometri, costruiremo una rete di scambio tra ferrovia e gomma».
Continuerà anche il progetto collegato all’idrogeno. «La gestione per 8 anni di 12 autobus con cella a combustibile sarà portata avanti per valutare anche questa strada verso una progressiva e drastica diminuzione delle emissioni». Il 2018, dunque, è stato un anno di forte rinnovo per la flotta con l’acquisto di 42 mezzi finanziati dalla Provincia che vanno ad affiancarsi a quelli elettrici. Il parco Sasa ora si compone di 42 autobus a gasolio Euro 4 e Euro 5 (34%), 55 a metano (32%), 12 a gasolio Euro 6 (7%), 32 ibridi (19%), 5 elettrici ad idrogeno (3%) e 5 elettrici a batteria (1) per un totale di 167 mezzi. L’età media dei veicoli è positiva e si attesta a 5,8 anni con i mezzi più vecchi che ne contano 10.
La road map verso le zero emissioni prevede nel periodo 2018-2020 l’abbandono del metano, il rinnovo di 100 unità della flotta in favore di ibridi ed Euro 6 e la progettazione del tram. Nel 2021-2024 acquisto massivo di mezzi a zero emissioni per tutto il bacino urbano e la sostituzione graduale dei diesel. Tra il 2025 e il 2028 si dovrà arrivare al rinnovo totale della flotta che sarà tutto ad impatto nullo sull’ambiente.