Corriere dell'Alto Adige

Unterberge­r: il ministro alimenta tensioni Il Carroccio: via i criminali

- Di Chiara Currò Dossi

BOLZANO Un’operatrice dell’accoglienz­a aggredita da un giovane profugo: non bastasse il caso in sé, ad aizzare le polemiche c’è anche la modalità con cui è stata data la notizia: non tramite i canali normali, ma con un improvviso tweet di Salvini che parlava senza mezzi termini di «schifo» per lo «stupro subito dall’operatrice».

La senatrice Svp Julia Unterberge­r, mai tenera con la Lega, attacca il vicepremie­r. «Con un tweet Salvini ha dato notizia di una violenza sessuale da parte di un richiedent­e asilo ai danni di un’operatrice nel centro profughi di Bressanone. Tuttavia la realtà che sta emergendo non è quella da lui raccontata, nel senso

Leghisti compatti Maturi: «Chi tocca una donna è una bestia, i criminali vengano rispediti subito a casa»

che si tratta di una persona affetta da disturbi psichici che avrebbe provato a palpeggiar­e l’operatrice». Unterberge­r precisa che «cose del genere non devono accadere. Per evitarle però le persone con problemi psichici non dovrebbero stare nei centri, ma avere un altro tipo di assistenza, come richiedono da tempo tutti quelli che lavorano nei centri con i richiedent­i asilo». Secondo la senatrice, «i tagli previsti dal decreto Salvini non aiuteranno ad affrontare queste situazioni. E colpisce un ministro degli interni che dà notizie intenziona­lmente gonfiate, che vanno ad alimentare la tensione e le paure».

Dura anche Brigitte Foppa (Verdi): «Se la Svp vuole davvero fare una giunta con la Lega, è bene che si prepari a queste modalità. A loro interessa poco come stanno realmente le cose. Basta spararla grossa».

Ma Luigi Nevola, consiglier­e comunale della Lega a Bolzano, rilancia: «È l’ennesima violenza sessuale commessa da un “richiedent­e asilo”. Non è la prima volta e non sarà l’ultima. Questi delinquent­i patentati vanno espulsi immediatam­ente e castrati chimicamen­te, affinché non possano più distrugger­e la vita di altre donne. Giusto qualche giorno fa si discuteva la mia mozione in Comune contro la violenza sulle donne, mozione che i Verdi non hanno votato perché sostengono che chi commette violenze di questo tipo sono gli italiani e non gli stranieri. Pazzesco. Grazie al decreto Salvini, l’autore sarà espulso immediatam­ente». E

un altro esponente del Carroccio, il deputato Filippo Maturi, condivide il tweet di Salvini: «Chi tocca una donna è solo una bestia, che venga rispedito subito da dove è venuto».

Intanto il sindaco di Bolzano critica la «ricetta» Salvini. «Il decreto sicurezza è monco — sostiene Renzo Caramaschi —. Condivido la parte sulle espulsioni, ma il rischio è che si limiti a dare risposte negative ai richiedent­i asilo». Il primo cittadino ora teme fino a 300 nuovi esclusi dai sistemi di accoglienz­a in città, «i quali si ritrovereb­bero, inevitabil­mente, per strada». Una stima fatta sulla base dei dati nazionali.«Si stima che in tutta Italia il 60% degli aspiranti la titolarità di profughi riceverà risposta negativa — spiega —. A Bolzano, dove nelle strutture gestite dalla Provincia ci sono oggi 492 migranti, potremmo avere 300 persone per strada. Il rischio è concreto, contrariam­ente a quanto dice l’assessore Martha Stocker».

Caramaschi «Il decreto sicurezza mi preoccupa, checché ne dica l’assessora Stocker: in città graviteran­no 300 persone con risposta negativa all’asilo»

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Protagonis­ta Matteo Salvini durante un recente comizio in piazza Matteotti a Bolzano

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