Corriere dell'Alto Adige

Protocollo contro la ludopatia

A Trento spesi 214 milioni di euro nel gioco d’azzardo

- Tommaso Di Giannanton­io

TRENTO Solo nel comune di Trento nel 2017 sono stati spesi 214 milioni di euro nel gioco d’azzardo. Una piaga sociale su cui l’amministra­zione è già intervenut­a sei anni fa sottoscriv­endo un’alleanza per il contrasto e la prevenzion­e alla ludopatia con vari soggetti pubblici, privati e del terzo settore. Nel corso del tempo si è raggiunta la consapevol­ezza che le varie forme di dipendenza patologica sono spesso in connession­e tra loro, specie tra i giovani. Per questo ieri a Palazzo Geremia è stato firmato il nuovo protocollo #Daimuoviam­oci che coinvolge enti pubblici e associazio­ni contro le dipendenze.

Negli ultimi 15 anni il numero dei pazienti del Servizio per le dipendenze è incrementa­to in modo esponenzia­le: dalle poche unità del 2004 ai 100 pazienti di ogni anno registrati dal 2014. «La sensazione è che siano alcune di migliaia le persone che ne avrebbero bisogno. Ogni trentino mediamente spende circa 1.000 euro l’anno nel gioco d’azzardo. Un fenomeno che interessa tutte le fasce d’età», dice Silvio Fedrigotti, dirigente del dipartimen­to salute e solidariet­à sociale. Il nuovo gruppo di lavoro mira a prevenire le diverse forme di dipendenza con azioni mirate alla promozione di stili di vita sani. L’intesa è stata siglata nell’ambito del convegno «Ricostruia­mo una comunità educante» durante cui si è discusso del modello islandese «planet youth» sulla prevenzion­e del disagio giovanile.

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