Svp vicina alla Lega Ma un post di Bessone solleva malumori
L’Svp «processa» il potenziale alleato: linguaggio non consono. La replica: non ho offeso i gay
La Volkspartei è ormai orientata all’alleanza con la Lega e si tratta già sulle deleghe. Ma Bessone scivola su un post su Facebook in cui se la prende con un richiedente asilo arrestato per droga e si lascia andare ad una riflessione profonda: «Lui si dichiara gay e gli italiani la prendono in quel posto». Un’uscita che non è piaciuta alla Svp.
BOLZANO La Ddr era uno stato di contadini e operai. L’Svp invece è diventato un partito di contadini e imprenditori. Sono loro a detenere la maggioranza negli organi decisionali del partito di raccolta dove si deciderà il partner di giunta. E la scelta della Lega sembra ormai cosa fatta. Anche se ufficialmente tutti i colonnelli della Volkspartei giurano che nulla è stato deciso, a microfoni spenti tutti definiscono «inevitabile» l’alleanza con la Lega. Tanto che già si parla di come distribuire le deleghe. Tuttavia Bessone scivola su un post su facebook in cui se la prende con un richiedente asilo arrestato per droga e si lascia andare ad una riflessione profonda: «lui si dichiara gay e gli italiani la prendono in quel posto». Un’uscita che non è piaciuta alla’Svp. «Non è un linguaggio da vicepresidente della Provincia. Con chi ci vogliamo alleare?» tuona il leader dell’ala sociale, Helmuth Renzler. Bessone è quasi stupito della polemica: «Non volevo offendere nessuno, tantomeno i gay. L’obiettivo era sottolineare le falle nella giustizia» precisa Bessone provando a gettare acqua sul fuoco. Ma il problema rimane. Il linguaggio usato dalla Lega — anche da un moderato come Bessone — è considerato eccessivo dalla Volkspartei e in molti temono incidenti.
Oltre all’ala sociale, uno dei più scettici sul Carroccio è proprio Arno Kompatscher. Il Landeshauptmann preferirebbe un’alleanza con i verdi e Pd ma la sua posizione è minoritaria. L’Obmann Philipp Achammer, che ragiona con la mente proiettata al 2023, infatti teme che l’Svp venga logorata dalla propaganda del Carroccio. E come lui la pensa una buona fetta del partito. In questa situazione difficilmente Kompatscher cercherà di forzare la mano visto che rischierebbe di andare incontro a una sonora sconfitta. Il mondo economico e, soprattutto, i contadini sono decisamente contrari ai verdi e preferiscono di gran lunga il Carroccio. «Comunque vada qualcuno sarà scontento, non è una decisione facile» avverte Waltraud Deeg, assessora uscente e colonna dell’ala sociale Svp.
Se, come sembra, l’Svp sceglierà la Lega, Kompatscher e Achammer dovranno dare qualcosa in cambio all’ala sociale. Una delle soluzioni potrebbe essere quella di rafforzare le competenze di Deeg assegnandole magari il sociale e e forse anche l’Ipes. Competenze che fanno però gola anche alla Lega che vorrebbe implementare a tutte le prestazioni del welfare lo slogan elettorale «prima gli italiani». Il Carroccio ha anche chiesto l’informatica e le telecomunicazioni che attualmente sono in capo a Deeg che potrebbe cedere anche il personale.
Tre caselle sono praticamente sicure: Achammer manterrà scuola e cultura tedesca, Schuler conserverà l’agricoltura mentre la sanità sarà affidata a Thomas Widmann. Per Daniel Alfreider invece dovrebbero spuntare mobilità e lavori pubblici. In ballo rimane solo una casella per cui ci sono tre o quattro pretendenti: il venostano Sepp Noggler, l’ex presidente degli artigiani Gert Lanz, la pusterese Maria Kuenzer e la giovane Jasmin Ladurner che però potrebbe ripiegare sulla giunta regionale.
Deeg
«Lunedì decideremo e non sarà facile Qualcuno sarà comunque scontento»