«Volevi fare il giornalista. Hai combinato un casino»
«Non volevi fare il vip, ma il giornalista e hai combinato un gran casino. Ti conosce tutto il mondo e tutto il mondo parla di te, ma dovevi essere tu a parlare del mondo». Così Federica Leonardo ha ricordato l’amico Antonio Megalizzi, il «ragazzo dell’Europa», partito da Trento per raccontarla e per inseguire il sogno di diventare giornalista. «Vorrei dire che era speciale. Lo si dice di tutti, ma lui lo era davvero. Mega era il suo soprannone, il suo biglietto da visita, qualcosa di megalittico e straordinario, un amico sincero in grado di esserci nei momenti bui ma anche nei più belli. Aveva equilibrio curiosità, interessi, ci spiegava la politica. Amava la musica. Eravamo orgogliosi del suo cammino e nessuno aveva dubbi che ce la potesse fare», ha aggiunto Leonardo.
Tra i ricordi commossi anche quello del collega della radio Andrea Fioravanti, compagno di tante dirette, corse nei corridoi del Parlamento europeo a caccia di interviste e viaggi in autobus o in treno.
«Se Europhonica fosse una metafora facile, sarebbe un Don Chisciotte che va contro i mulini a vento dell’indifferenza nei confronti dell’Unione europea. Antonio non era solo il primo a guidare la carica contro i mulini, aveva mille idee giornalistiche e imprenditoriali al giorno su come racontare l’Ue», ha detto Fioravanti.
«Pensava che il suo fosse il lavoro più bello del mondo — ha continuato — e voleva farlo per sempre. Basta leggere l’hashtag sulla sua bacheca Twitter: “Il mio lavoro è meglio della vostra vacanza”. Antonio non diventerà un simbolo cristallizzato, una figurina. Continua a vivere dentro di noi. Porteremo avanti il suo sogno, il nostro sogno».