Le mongolfiere invadono i cieli dell’Alta Pusteria
Chiara Ferragni sulle Dolomiti ci era arrivata in elicottero, descrivendo il volo come il più bello della sua vita. Perché invece non andarci in mongolfiera, galleggiando fra le cime dell’Alta Pusteria? Chi volesse realizzare il proprio sogno nel cassetto ha tempo fino a domenica, ultimo giorno dell’edizione 2019 della Dolomiti Balloonweek.
Un evento conosciuto ormai non solo fra gli appassionati di volo, anche grazie alle immagini pittoresche delle passate edizioni. Novità di quest’anno è la presenza, oltre che a 30 mongolfiere (15 radiocomandate e 15 con la possibilità di imbarcare fino a 12 passeggeri), di un dirigibile ad aria calda telecomandato, lungo 12 metri.
Il programma di eventi è variegato, dedicato agli appassionati di volo ma anche a chi preferisce restare con i piedi per terra. Per i primi, infatti, c’è la possibilità di volare su quello che sembra, a tutti gli effetti, un mezzo di trasporto uscito dalle pagine di un romanzo d’altri tempi. «Effettivamente – raccontano gli organizzatori – la prima mongolfiera è datata 1783 e porta il nome dei suoi inventori, i fratelli Mongolfier. Da allora sono cambiati i materiali e il combustibile utilizzato per mantenere calda l’aria che gonfia il pallone, ma il principio è lo stesso. Un cesto attaccato a un grande pallone riempito d’aria calda». Si tratta di un mezzo di trasporto green a tutti gli effetti, assicurano gli organizzatori, «dal momento che è alimentato a propano, combustibile sicuro e pulito».
Ma il festival, inaugurato sabato, prevede anche una serie di competizioni che ci si può godere da terra. Esperti provenienti da Italia, Inghilterra, Germania, Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo e Russia, si sfideranno infatti quotidianamente con le loro mongolfiere radiocomandate. Anzitutto nel tiro al bersaglio, o meglio, in una versione dedicata alle mongolfiere. «Un tempo questo tipo di sfida consisteva nello scovare una grande croce disegnata per terra e sgangiarci sopra un sacchetto, come segno della meta conquistata – spiegano – Ora invece tutto funziona digitalmente. Anche le mete sono segnate elettronicamente, fornendo coordinate che permettono anche di indicare la quota da raggiungere». Segue poi la «caccia alla volpe», ossia a una mongolfiera che parte in anticipo rispetto alle altre, la gara denominata «box» che richiede l’abilità di far atterrare la propria mongolfiera in un punto preciso del suolo, e l’ambito
«Dolomiti balloon trophy». «In questo caso l’obiettivo è quello di far volare la propria mongolfiera il più lontano possibile – spiegano sempre gli organizzatori – Negli scorsi anni alcuni piloti sono riusciti a coprire grandi distanze, arrivando a centinaia di chilometri da Dobbiaco, fino in Croazia e in Slovenia».
Dopodomani, invece, l’appuntamento è con lo spettacolo notturno: le mongolfiere si libreranno nei cieli a suon di musica, accompagnate da uno spettacolo di luci. Chi si fosse perso l’apertura del festival potrà assistere al gonfiaggio delle mongolfiere «da gara» che verrà ripetuto alle 17, davanti al Grand hotel di Dobbiaco. Sempre dalle 17 e fino alle 19, invece, i più piccoli avranno anche la possibilità di salire gratuitamente su una mongolfiera ancorata a terra.
La partecipazione a tutti gli eventi è gratuita, mentre per volare in tour in mongolfiera il ticket è di 290 euro a persona. È richiesta la prenotazione sul sito internet dell’evento (www.balloonfestival.it), all’ufficio turistico di Dobbiaco o al numero telefonico 0474 972 458.