Corriere dell'Alto Adige

Il Pd incalza la Volksparte­i Staffler: sì al plurilingu­ismo Bressa: soluzione difficile

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BOLZANO La toponomast­ica è un tema anche per il Pd. Ora che l’accordo di governo con la Volksparte­i è acqua passata, tra i democratic­i si alzano diverse voci che criticano l’atteggiame­nto della Stella Alpina. E che invitano il partito a tenere una linea più ferma sul bilinguism­o.

In casa dem, con le primarie che si avvicinano la questione è parecchio discussa.

«Adesso che è uscita la vera natura della Svp e non dobbiamo più farci carico delle loro contraddiz­ioni interne possiamo anche pretendere il rispetto del bilinguism­o» attacca Carlo Bassetti, coordinato­re della mozione GiachettiA­scani

«Per me la soluzione è più bilinguism­o ovunque» commenta Uwe Staffler, uno dei sostenitor­i della mozione del segretario uscente Maurizio Martina. «Non entro nel merito di quello che è successo a Renon ma siamo una terra bilingue ed è giusto che si veda. A tutti i livelli: da tedesco dico anche che a Bolzano vorrei vedere più lingua tedesca» sottolinea Staffler che guida il comitato pro Martina insieme a Renate Prader, Sandro Repetto e Mario Cappellett­i.

«La toponomast­ica è l’unica questione che è rimasta aperta nell’ultima legislatur­a. Purtroppo — commenta il senatore Pd, Gianclaudi­o Bressa che sostiene Nicola Zingaretti — questa vicenda è un nervo scoperto, è diventata una bandiera per la destra italiana e quella tedesca. L’unica soluzione è una nuova norma di attuazione perché non basta né una legge statale né una provincial­e. Sta alla nuova maggioranz­a decidere cosa fare: sui senatori hanno approvato la soluzione che avevo proposto in commission­e, forse lo faranno anche sulla toponomast­ica».

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Senatore Gianclaudi­o Bressa

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