Un bike hotel a Merano: prima città in Alto Adige
Lo studio di fattibilità presentato dal vicesindaco Andrea Rossi: «Puntiamo su nuovi turisti»
MERANO La città del Passirio potrebbe essere la prima città dell’Alto Adige ad avere un piccolo bike hotel. Ieri, il vicesindaco Andrea Rossi ha presentato lo studio di fattibilità per la conversione del vecchio distribuzione di benzina Eni, all’incrocio tra via Petrarca e Piave, in un bike point attrezzato, insieme al quale potrebbe sorgere questo piccolo hotel.
«L’idea — ha spiegato Rossi — è quella di creare, in quel punto nevralgico della città, una struttura di arrivo e sosta per cicloturisti, dotato di parcheggio per le bici, custodia di bagagli, piccola officina per riparazioni, market, punto di ristoro, docce per rinfrescarsi e cambiarsi e un infopoint. La Giunta ha scelto di optare per un bando, su base partenariato pubblico-privato, per la realizzazione di questo progetto integrandolo anche con la piccola struttura annessa dotata di camere. Il costo dovrebbe aggirarsi intorno al milione di euro».
Nel 2018 in Germania, ben otto milioni di tedeschi hanno optato per la vacanza cicloturistica. Un potenziale che Merano vuole sfruttare proponendosi come punto di transito e sosta per questa forma nuova di turismo.
«Transitando per Merano per dirigersi a sud, nuovi turisti verrebbero così a conoscere la città — spiega Rossi — decidendo magari di trattenersi una sera per tornare in seguito per un soggiorno più lungo».
Allo stesso tempo il bike point potrà servire ai residenti anche come punto di aggregazione. La struttura scelta è di valore architettonico e la si vuole totalmente preservare. E’ un progetto del 1950 in stile Bacciocchi, che Eni sviluppò in tutta Italia fino al 1958 per le sue stazioni di servizio.