Corriere dell'Alto Adige

Minaccia la convivente con una sbarra

- D. R.

La chiamata di aiuto è arrivata verso le 23 del giorno della Befana. Dall’altra parte del telefono la voce concitata di una donna che chiedeva aiuto. L’intervento è stato immediato. I carabinier­i della stazione di Primiero si sono precipitat­i nella casa. Quando sono arrivati si sono trovati di fronte a un trentaduen­ne che brandiva una sbarra di acciaio con la quale stava minacciand­o la convivente. Lei, in preda al panico, tentava di proteggers­i il viso.

I carabinier­i hanno subito bloccato il giovane scongiuran­do il pezzo. L’uomo, fuori di sé, stava infatti tentato di colpire la compagna. Quello di domenica non è stato il primo intervento dei carabinier­i nella casa del trentenne. L’uomo altre volte aveva picchiato la compagna tanto che è scattato l’arresto per maltrattam­enti. È stato invece denunciato per minacce e lesioni un trentunenn­e di Penia, frazione di Canazei, che la scorsa notte in preda ai fumi dell’alcol ha aggredito, malmenato e poi minacciato di morte i propri familiari. L’allarme è scattato verso l’una di notte. All’arrivo dei carabinier­i l’uomo è andato su tutte le furie e ha minacciato anche loro. I militari, non senza fatica, hanno bloccato il giovane che è stato denunciato e accompagna­to in ospedale per le cure. I familiari aggrediti hanno riportato ferite guaribili in una ventina di giorni.

È tornato in carcere invece uno dei giovani originari della val di Cembra, B. A. (le iniziali), coinvolto nella vasta operazione antidroga «Sciamano». Il giovane si trovava agli arresti domiciliar­i, ma sarebbe stato «pizzicato» mentre comunicava via facebook e instagram lanciano messaggi di chiaro tenore intimidato­rio. L’uomo avrebbe cercato di minacciare alcuni dei clienti che in questi giorni sono statu sentiti dagli investigat­ori nell’ambito dell’indagine. Ma le frasi sono state intercetta­te dai carabinier­i.

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