Hirscher parte favorito sulla pista Kuonisbergli disseminata di insidie
La Kuonisbergli di Adelboden è uno dei templi dello sci mondiale. Tecnica e difficile, è una pista disseminata d’insidie su tre segmenti: il primo ondulato, il secondo stretto che immette nel terzo, un muro da vertigini da affrontare in diagonale. Vi si gareggia dal 1955, quando si disputava l’Internationale Adelbodner Skitage, trofeo composto da una gara di gigante e una di slalom (come oggi del resto). La coppa del mondo vi arrivò nel 1967 e il primo a vincere fu JeanClaude Killy che si ripetè anche l’anno successivo. Gustav Thöni firmò la tripletta nel 1973, 1974 e 1976. Sciatore italiano più vincente, nel 1975 dovette accomodarsi alle spalle di Piero Gros. Erano gli indimenticabili anni della Valanga Azzurra. Gli altri italiani a conseguire la laurea nell’ateneo del gigante, sono stati Richard Pramotton nel 1986, Alberto Tomba nel 1995 e Massimiliano Blardone nel 2005. Con cinque successi Ingemar Stenmak detiene il record di vittorie in gigante; Hirscher (nella foto sopra), che tra le porte larghe ne ha infilati tre, con quattro gli fa da contraltare in slalom (due le vittorie italiane: Giorgio Rocca nel 2006 e Stefano Gross nel 2015). Sulla Kuonisbergli oltre a Stenmark, Thöni, Tomba e Hirscher, hanno messo il timbro Zurbriggen, Von Grunigen, Maier, Cuche, Raich e Ligety. Che compagnia...