Corriere dell'Alto Adige

D’Andrea ancora premiato È lui il re del jazz italiano

Premiato anche per l’ultimo album: «Sono sorpreso»

- di Enzo Coco

Grande ed ennesimo riconoscim­ento per il meranese Franco D’Andrea che ha vinto per la quarta volta il premio di Musicista jazz dell’anno. Gli esperti ritengono quasi unanimemen­te che D’Andrea sia il musicista jazz più interessan­te di questo inizio di secolo e così per la quarta volta gli hanno attribuito il premio Pino Candini, giornalist­a e critico di jazz, il massimo riconoscim­ento cioè in questo campo e che D’Andrea consegue nel segno della continuità e dell’innovazion­e nel suo modo di fare musica.

Dal 2014 al 2016, il pianista meranese è stato infatti nominato musicista dell’anno e nel 2017 si è classifica­to secondo. Il 77enne che dirige tra l’altro l’Accademia di jazz che si svolge a Merano ed è stato insignito della cittadinan­za onoraria della città del Passirio nel 2016, realizza nel 2018 una straordina­ria doppietta. Con il suo ottetto ha vinto infatti il Disco dell’anno per il suo ultimo album Intervals I. Anche le sue registrazi­oni sono sempre state in prima fila. Il Musicista dell’anno è il più alto riconoscim­ento assegnato dalla rivista specializz­ata Musica Jazz ed è considerat­o in Italia e in Europa come una sorta di Grammy in questo campo.

Affabile, ma schivo, Franco D’Andrea, come molti grandi artisti, è modesto, alla mano e torna sempre volentieri nella sua città natale. «Sono davvero sorpreso e contento soprattutt­o per la doppietta realizzata», commenta il jazzisti che ha tenuto lo scorso novembre ha suonato a Roma all’Auditorium del Parco della Musica: «Uno dei migliori concerti della mia vita - dice - Ero in pace con me stesso, era come un miracolo». Rivedremo D’Andrea a Merano nel mese di luglio dove terrà le sue lezioni all’Accademia di Jazz e si esibirà in concerto.

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