QUEI GESTI NECESSARI AI MALATI
Due tragedie fotocopia in perfetta contemporaneità , a Bologna e in provincia di Trento. Due coppie di molto anziani, due omicidi suicidi. Lei è malata, molto malata da tempo e lui la uccide con un colpo di arma da fuoco che poi rivolge contro se stesso. Marito e moglie unitissimi in entrambi i casi, marito e moglie che hanno vissuto fino alla fine in fedele e affettuosa simbiosi. L’unica differenza è che mentre la coppia trentina ha lasciato un messaggio congiunto che testimonia di un accordo tra i due anche nella scelta di morire, a Bologna la decisione è stata presa da lui soltanto che ha sparato a lei dopo che si era addormentata.
Di cosa parlano queste tragedie fotocopia? Forse, prima di tutto, di solitudine. Una figlia lontana, dei nipoti lontanissimi in un caso, nessun figlio, sia pure con un’anziana sorella convivente, nell’altro. Solitudine che è la malattia dell’uomo, dell’uomo di oggi si è portati a dire, ma forse è invece propria dell’uomo di tutti i tempi. Malattia curabile soltanto con la presenza affettuosa, costante, paziente di famigliari o amici, ed è perciò che si rivela malattia spesso incurabile.
Parla, anche, questa tragedia, dell’insufficiente assistenza pubblica agli anziani che non riescono più a badare a se stessi, anche in regioni, come l’Emilia e il Trentino, considerate un’eccellenza in questo campo. La rete comunque rivela, ha rivelato falle troppo grandi.