Corriere dell'Alto Adige

Salvini indica Vettorato vicepresid­ente Bessone semplice assessore: sono deluso 1

Il ministro: precedenza a chi ha già governato. Kompatsche­r: decido io, ma prendo atto

- Luigi Ruggera © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BOLZANO Doveva essere il giorno della consacrazi­one dell’accordo di giunta, con la Svp, da parte del «capitano» della Lega Matteo Salvini. Una sorta di festa in famiglia, nella cornice istituzion­ale del Viminale, che è stata però in parte guastata dalla scelta, non pienamente condivisa, degli incarichi per i quattro eletti. Nell’incontro, durato poco più di un’ora, Salvini ha comunicato le sue decisioni: Massimo Bessone e Giuliano Vettorato saranno i due assessori, Rita Mattei sarà vicepresid­ente del consiglio provincial­e e Carlo Vettori rivestirà il ruolo di capogruppo della Lega. Tutti soddisfatt­i? Niente affatto. Il vertice di ieri al Viminale con il vicepremie­r ed il senatore Roberto Calderoli ha riservato un’amara sorpresa proprio per il commissari­o della Lega in Alto Adige, nonché il candidato più votato: Massimo Bessone si attendeva di venire indicato anche come vicepresid­ente della giunta. Salvini gli ha invece preferito Vettorato, con la motivazion­e che quest’ultimo ha già maturato un’esperienza amministra­tiva come assessore comunale a Laives, a differenza di Bessone, finora solo consiglier­e a Bressanone. La scelta ha spiazzato Bessone, che non nasconde la sua delusione tanto da lanciare una sorta di appello al presidente Arno Kompatsche­r, cui spetta la decisione finale di nominare i vicepresid­enti: «Spero che Kompatsche­r dia la giusta importanza al risultato elettorale. Io ricordo di essere stato il candidato della Lega nettamente più votato, avendo ottenuto 4.398 preferenze, da entrambi i gruppi linguistic­i e su tutto il territorio provincial­e. Sono inoltre il commissari­o del partito ed ho condotto le trattative di giunta. Alla luce di tutte queste consideraz­ioni — si lamenta Bessone — è normale che mi sarei aspettato anche la vicepresid­enza. Salvini ha invece scelto Vettorato, affermando di voler preferire chi ha già maturato un’esperienza amministra­tiva. Però, rispetto a me, Vettorato ha ottenuto alle urne quasi 1.400 voti in meno, ed è stato oltretutto votato quasi esclusivam­ente nella sua Laives. Credo che questo dovrebbe venire preso in consideraz­ione». Insomma, una doccia fredda, come ammette onestament­e Bessone, che evita comunque di criticare direttamen­te Salvini: «Rispetto la sua decisione, il capo è lui. Però mi dispiace». A distanza, Kompatsche­r commenta: «La nomina dei vicepresid­enti è una prerogativ­a del presidente. Ho comunque preso atto della preferenza espressa». Una frase che, tra le righe, potrebbe far intendere la volontà del presidente di non interferir­e nell’indicazion­e della Lega. Vettorato, dal canto suo, getta acqua sul fuoco e nega che questo sia il segnale di una frattura interna alla Lega altoatesin­a, della vittoria di una corrente su un’altra: «Ma no — assicura al telefono — stiamo tornando da Roma e siamo tutti e quattro nella stessa macchina, solo per dire il clima di amicizia che c’è tra di noi. La decisione di indicare me alla vicepresid­enza — aggiunge — è legata solo al fatto che ho maturato esperienza di giunta, presso quella comunale di Laives. Negli ultimi tre anni sono stato infatti assessore con deleghe ad ambiente, sport e riqualific­azione energetica».

C’è anche chi osserva, però, che Vettorato era non a caso nella giunta del sindaco Christian Bianchi, uomo forte del centrodest­ra italiano, che alle prossime comunali del capoluogo potrebbe perfino candidarsi sindaco. In quest’ottica, la scelta di Vettorato potrebbe venire interpreta­ta come un successo di quella corrente del centrodest­ra. Il ministro Salvini, in una nota, commenta «con enorme orgoglio e soddisfazi­one» l’incontro con i quattro consiglier­i altoatesin­i. «Per la prima volta la Lega entra in consiglio provincial­e: saranno presto in giunta e avranno deleghe importanti. Sarò a Bolzano tra breve di nuovo e con piacere» annuncia infine Salvini. La posizione di Bessone nella classifica della Lega alle elezioni, con 4.398 voti

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Al Viminale Foto di gruppo, ieri, tra la delegazion­e altoatesin­a e i vertici nazionali del Carroccio. Da sinistra Carlo Vettori, Giuliano Vettorato, Rita Mattei, il ministro Matteo Salvini, Massimo Bessone e Roberto Calderoli

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