Salvini indica Vettorato vicepresidente Bessone semplice assessore: sono deluso 1
Il ministro: precedenza a chi ha già governato. Kompatscher: decido io, ma prendo atto
BOLZANO Doveva essere il giorno della consacrazione dell’accordo di giunta, con la Svp, da parte del «capitano» della Lega Matteo Salvini. Una sorta di festa in famiglia, nella cornice istituzionale del Viminale, che è stata però in parte guastata dalla scelta, non pienamente condivisa, degli incarichi per i quattro eletti. Nell’incontro, durato poco più di un’ora, Salvini ha comunicato le sue decisioni: Massimo Bessone e Giuliano Vettorato saranno i due assessori, Rita Mattei sarà vicepresidente del consiglio provinciale e Carlo Vettori rivestirà il ruolo di capogruppo della Lega. Tutti soddisfatti? Niente affatto. Il vertice di ieri al Viminale con il vicepremier ed il senatore Roberto Calderoli ha riservato un’amara sorpresa proprio per il commissario della Lega in Alto Adige, nonché il candidato più votato: Massimo Bessone si attendeva di venire indicato anche come vicepresidente della giunta. Salvini gli ha invece preferito Vettorato, con la motivazione che quest’ultimo ha già maturato un’esperienza amministrativa come assessore comunale a Laives, a differenza di Bessone, finora solo consigliere a Bressanone. La scelta ha spiazzato Bessone, che non nasconde la sua delusione tanto da lanciare una sorta di appello al presidente Arno Kompatscher, cui spetta la decisione finale di nominare i vicepresidenti: «Spero che Kompatscher dia la giusta importanza al risultato elettorale. Io ricordo di essere stato il candidato della Lega nettamente più votato, avendo ottenuto 4.398 preferenze, da entrambi i gruppi linguistici e su tutto il territorio provinciale. Sono inoltre il commissario del partito ed ho condotto le trattative di giunta. Alla luce di tutte queste considerazioni — si lamenta Bessone — è normale che mi sarei aspettato anche la vicepresidenza. Salvini ha invece scelto Vettorato, affermando di voler preferire chi ha già maturato un’esperienza amministrativa. Però, rispetto a me, Vettorato ha ottenuto alle urne quasi 1.400 voti in meno, ed è stato oltretutto votato quasi esclusivamente nella sua Laives. Credo che questo dovrebbe venire preso in considerazione». Insomma, una doccia fredda, come ammette onestamente Bessone, che evita comunque di criticare direttamente Salvini: «Rispetto la sua decisione, il capo è lui. Però mi dispiace». A distanza, Kompatscher commenta: «La nomina dei vicepresidenti è una prerogativa del presidente. Ho comunque preso atto della preferenza espressa». Una frase che, tra le righe, potrebbe far intendere la volontà del presidente di non interferire nell’indicazione della Lega. Vettorato, dal canto suo, getta acqua sul fuoco e nega che questo sia il segnale di una frattura interna alla Lega altoatesina, della vittoria di una corrente su un’altra: «Ma no — assicura al telefono — stiamo tornando da Roma e siamo tutti e quattro nella stessa macchina, solo per dire il clima di amicizia che c’è tra di noi. La decisione di indicare me alla vicepresidenza — aggiunge — è legata solo al fatto che ho maturato esperienza di giunta, presso quella comunale di Laives. Negli ultimi tre anni sono stato infatti assessore con deleghe ad ambiente, sport e riqualificazione energetica».
C’è anche chi osserva, però, che Vettorato era non a caso nella giunta del sindaco Christian Bianchi, uomo forte del centrodestra italiano, che alle prossime comunali del capoluogo potrebbe perfino candidarsi sindaco. In quest’ottica, la scelta di Vettorato potrebbe venire interpretata come un successo di quella corrente del centrodestra. Il ministro Salvini, in una nota, commenta «con enorme orgoglio e soddisfazione» l’incontro con i quattro consiglieri altoatesini. «Per la prima volta la Lega entra in consiglio provinciale: saranno presto in giunta e avranno deleghe importanti. Sarò a Bolzano tra breve di nuovo e con piacere» annuncia infine Salvini. La posizione di Bessone nella classifica della Lega alle elezioni, con 4.398 voti