La dirigente attesa lunedì in udienza
Idue militari indagati, per oltre dieci anni in servizio a palazzo di giustizia l’uno come autista dei due precedenti procuratori capo, Tarfusser e Rispoli, e l’altro come investigatore e braccio destro dei vertici della Procura, su decisione del neoprocuratore capo Bramante sono tornati a operare un anno fa al comando dei carabinieri di via Dante, l’uno al nucleo informativo e l’altro nel nucleo investigativo. Questo per il sospetto che avessero fatto da «talpa», fornendo informazioni riservate e secretate all’allora capo del dipartimento edilizia della Provincia, Katia Tenti, accusata in concorso con il costruttore Antonio Dalle Nogare di rivelazione di segreto d’ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente nel bando per i terreni destinati all’edilizia agevolata.
Proprio lunedì in tribunale dovrebbe comparire in udienza la stessa Tenti, di cui due giorni fa è stata messa agli atti la trascrizione dell’intercettazione che la vede in conversazione telefonica con l’ex procuratore Tarfusser. Telefonata nella quale l’allora compagna del costruttore Dalle Nogare avrebbe chiesto a Tarfusser di interessarsi presso i suoi uomini, i due carabinieri ora indagati, circa gli elementi emersi a suo carico per il fascicolo che ora la vede a processo.
Fascicolo coordinato proprio da Bramante, che per questo motivo ha allontanato i due militari da palazzo di giustizia e che ora sostiene l’accusa che verte sul bando di gara per la costruzione di alloggi Ipes destinati al ceto medio sulla cosiddetta area Mayr Defranceschi, oltre via Resia.