Corriere dell'Alto Adige

Sconvolti i dirigenti dello Sci club Gardena «Era un ragazzo d’oro»

- Lorenzo Fabiano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Portava il lutto al braccio Lisa Vittozzi nella sua cavalcata trionfale che sulle nevi di Oberhof in Turingia l’ha portata a cogliere il primo successo della carriera in coppa del mondo. In un giorno di festa per il biathlon azzurro, il pensiero va al dolore che ha colpito l’ambiente della squadra italiana per la prematura scomparsa del giovane Hannes Breitenber­ger, classe 2000, una delle maggiori promesse nel panorama nazionale. Una giovane vita che si è spezzata a soli diciotto anni. Ed è scossa Lidia Bernardi, storica presidente dello Sci Club Gardena, nonché docente di Scienze Motorie presso l’Istituto Tecnico Economico di Ortisei, dove Hannes studiava: «Bello che le ragazze della nazionale abbiano gareggiato in Germania con il lutto al braccio per ricordare Hannes» replica con la voce strozzata dalla commozione.

Come hanno reagito i compagni di Hannes alla tragica notizia?

«Qui siamo tutti sconvolti. A Selva, ieri mattina ci siamo recati insieme agli allenatori e ai ragazzi della nostra squadra di fondo e biathlon alla chiesetta in Vallunga a pregare per lui. Nel pomeriggio ci siamo riuniti nell’aula magna dell’istituto Raetia per parlare con i nostri ragazzi e tranquilli­zzarli. Siamo scioccati per quanto è successo. È terribile»

Che ragazzo era Hannes?

«Avrebbe fatto la Maturità quest’anno, era un bravissimo ragazzo e un ottimo studente. Ben voluto da tutti, e con tanti amici, era un ragazzo modello. Bravo sui libri e nello sport: a scuola andava benissimo ed era molto forte nel biathlon: da cinque anni era con noi allo Sci Club Gardena e si era meritato l’ingresso nel Comitato dell’Alto Adige. Prendeva parte alle gare di Coppa Italia. Era un talento e aveva un gran futuro davanti».

Avevate notato qualcosa di strano nei suoi comportame­nti?

«Negli ultimi tempi era giù di morale, un po’ depresso. Aveva attraversa­to un periodo difficile, ma lo aveva superato. Eravamo tutti contenti di rivederlo con il suo solito sorriso scherzare insieme ai suoi amici. Tutti volevano bene ad Hannes»

E poi?

«Martedì Hannes aveva detto al suo allenatore David Hofer di voler tornare a casa in Val D’Ultimo a prepararsi da solo e farsi delle corse. Era tranquillo. Nulla lasciava presagire a tragiche conseguenz­e. E invece... Purtroppo non è più tornato. Saremo noi ad andare da lui, ai suoi funerali domani alla 14 in Val D’Ultimo. Questa tragedia ci ha lasciati senza parole. Era un ragazzo d’oro e ora lo piangiamo».

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