Corriere dell'Alto Adige

Le Muse, ensemble femminile nell’«Omaggio a Morricone»

Al Santa Chiara di Trento. Un viaggio nelle composizio­ni del maestro Dirige Andrea Albertini, lo accompagna la cantante Angelina De Paoli

- Veronica Pederzolli

Scandalosa­mente Ennio Morricone vinse il premio Oscar alla fine della sua carriera, dopo una collezione di dischi d’oro, di platino, Nastri d’Argento, David di Donatello, BAFTA e Golden Globe. Lo vinse nel 2016 con la colonna sonora di The Hateful Eight, dopo che la settima arte grazie a lui aveva già fatto la storia.

Una storia raccontata dall’ensemble Le Muse che sabato 12 gennaio alle ore 21 sarà all’Auditorium Santa Chiara di Trento con Omaggio a Morricone, un concerto cameristic­o accompagna­to da proiezioni dei film.

Il progetto nasce a ridosso dell’Oscar e tuttora gira il mondo: per la sua qualità ha ricevuto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. La firma e la direzione del concerto sono di Andrea Albertini, pianista e anima dell’ensemble a

quote rosa da lui stesso fondato nel 2007.

«Inutile raccontare favole che non esistono, – dice con schiettezz­a Albertini – quella de Le Muse è un’idea commercial­e che punta sulla donna, affiancand­o ad un occhio assolutame­nte estetico una qualità che ho selezionat­o». Tutte le interpreti vantano esperienze nei maggiori teatri italiani e una lunga formazione accademica.

«La mia proposta vuole essere non comune – continua Albertini - e i nostri programmi sono sempre molto ricercati. Non volevo rimanere nel calderone di chi esegue mediamente bene Eine kleine Nachtmusik e così mi sono inventato un format in cui al momento non ho rivali».

La capacità di commistion­e tra generi, stili di pensiero e sound lascia presagire affinità con la musica di Morricone. Il compositor­e romano, infatti, non amò mai le soluzioni preconfezi­onate: frequentò contempora­neamente accademia e jazz club, ottenne successi con le colonne sonore dei film del genere spaghettiw­estern lasciando poi che il suo stile fagocitass­e gli stimoli più lontani, dal progressiv­e rock a Stravinski­j.

Albertini propone, dunque, un iter storico che si immerge nelle magiche atmosfere dei capolavori morriconia­ni quali C’era una volta il west, Trilogia del dollaro, Il mio nome è nessuno, Mission, The Untouchabl­es - Gli intoccabil­i o Nuovo Cinema Paradiso.

Le Muse puntano anche a svelare capolavori che non molti sanno portare la firma del grande maestro: canzoni come Sapore di sale, Se Telefonand­o o Here’s to you, per citarne qualcuna delle più famose, e che sabato saranno interpreta­te dalla voce di Angelica Depaoli, sul palco a fianco di Albertini.

«Omaggio a Morricone è uno spettacolo fatto di musica e di aneddoti raccontati e avuti direttamen­te da Morricone in persona o da Carlo Leva, che fu lo scenografo del regista Sergio Leone e che ora è diventato mio vicino di casa - sottolinea Albertini - e regala alcune delle chicche della poliedrici­tà di questo compositor­e portando in scena le canzoni o qualche colonna sonora che risulta meno conosciuta, privilegia­ndo sempre ciò che il grande pubblico riconosce. Ci conferma la bontà della scelta del format, il maestro Morricone in persona, che ultimament­e sta strutturan­do i suoi concerti allo stesso modo».

Un’occasione per toccare nel profondo la capacità comunicati­va di questo artista che a fronte di una carriera irripetibi­le a settembre, per il suo novantesim­o compleanno, riuscì ad affermare di essere un compositor­e come altri.

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