Corriere dell'Alto Adige

Renon, cambia il cartello Aggiunto «vietato slittare»

Sicurezza in pista Ieri i funerali della piccola Emili

- Salvo

BOLZANO «Vietato slittare». Sul Corno del Renon, la dicitura in italiano di quel «Rodeln verboten» , su quel cartello giallo, della »rabbia» e della »polemica» dopo la tragica morte della piccola Emili, adesso c’è. Ieri, infatti, la società che gestisce gli impianti del Comprensor­io sciistico ha aggiunto la scritta: l’unica (ironia della sorte) ad non essere bilingue.

«Abbiamo aggiunto la scritta in italiano — spiega Siegfried Wolfsgrube­r, rappresent­ante legale dela società — e non abbiamo cambiato tutto il cartello perché fa parte di tutto un sistema di cartelloni­stica».

Il «Vietato slittare» è stato aggiunto nelle prime ore del pomeriggio, tragica coincidenz­a temporale con quanto accaduto una settimana prima. Quel venerdì 4, quando, a conclusion­e di una vacanza, assieme al padre Ciro Formisano e al fratello di 14, Emili, 8 anni, di Reggio Emilia, su uno slittino, assieme alla mamma, Renata Dyakowska, 38 anni, ha imboccato la pista nera «Schwarzsee 2». Poche centinaia di metri e lo slittino, ormai ad una velocità sostenuta ed ingovernab­ile, è finito contro un albero. Emily è morta sul colpo, mentre la mamma è ancora ricoverata, in gravi condizioni, all’ospedale di Bolzano.

Giovedì sera, papà Ciro, tornato a Reggio Emilia per i funerali della figlia, che si sono svolti ieri, al Tg1 puntava l’indice proprio su quel cartello.

«Se il cartello fosse stato in italiano, mia figlia sarebbe ancora viva» — ha dichiarato .

Una frase bollata come «assurda» da Siegfried Wolfsgrube­r. «E’ assurdo — spiega — perché sul cartello, nella parte sopra, c’è scritto (anche in italiano, ndr) in quale direzione andare per la pista da slittino».

E il rappresent­ante legale della società rispedisce al mittente anche quest’altra affermazio­ne di Ciro Formisano: «La tragedia si poteva evitare. Sicurament­e a mia moglie avrei detto “aspetta un attimo che le indicazion­i ci dicono che tu lì non puoi stare, che è un tratto pericoloso»

Per Wolfsgrube­r «tutti lassù (a monte della funivia, ndr) sanno che lui ha detto alla moglie di non scendere da lì. Perché l’ha detto?».

Sarà, comunque, la magistratu­ra a stabilire come sono andati fatti. Due rimangono, al momento gli indagati: la stessa mamma e il gestore della pista.

Ieri, invece, è stato il giorno del dolore e del ricordo della piccola Emili. Un ricordo che la società del Comprensor­io del Corno del Renon vuole onorare. «Ancora non sappiamo — spiega Wolfsgrube­r — a chi, ma vorremmo donare una somma in beneficenz­a. Probabilme­nte alla società sportiva di cui faceva parte Emili».

Wolfsgrube­r

«La frase di Formisano mi è sembrata assurda. La pista per lo slittino è indicata in italiano»

 ??  ??
 ??  ?? La pista neraLa Schwarzsee 2 dove è morta la piccola Emili A sinistra il cartello solo con la dicitura «Rodeln verboten»
La pista neraLa Schwarzsee 2 dove è morta la piccola Emili A sinistra il cartello solo con la dicitura «Rodeln verboten»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy