Corriere dell'Alto Adige

Omicidio-suicidio, trovate più lettere «Luisa si spegneva lentamente»

Lo choc di Romeri riversato agli amici. «Mi raccomando vieni domani mattina»

- Erica Ferro

TRENTO Sembrava dormissero. Luisa Zardo seduta sul divano, Sergio Cini inginocchi­ato ai suoi piedi. Giuliano Romeri li ha trovati così mercoledì mattina, nulla che facesse presagire quanto in realtà fosse successo, verosimilm­ente la sera prima. Un’immagine che presumibil­mente rimarrà marchiata a fuoco nei suoi occhi, qualcosa che non sarà in grado di dimenticar­e. E un interrogat­ivo, che ne racchiude mille altri che lo tormentano: perché? Questo è quello che sta vivendo il falegname di Fai della Paganella come ha confessato alle persone a lui più vicine. A lui Sergio e Luisa volevano bene come a un figlio, come ci ha confidato il padre Iginio (Corriere del Trentino di ieri). Lui che fino a poco prima della nascita del suo piccolo tutte le sere faceva visita ai coniugi nella loro villetta di via di Cortalta, che la mattina, prima di andare al lavoro, se aveva un attimo di tempo passava per un saluto veloce. Un affetto che il tempo non aveva fatto altro che consolidar­e, corroborat­o negli anni da condivisio­ne ed esperienze vissute intensamen­te insieme. Così come intenso era l’amore di Sergio e Luisa.

Inseparabi­li, indivisibi­li. Loro che l’uno senza l’altra non sarebbero potuti sopravvive­re. Un’unione talmente forte da condurli insieme alla morte. «Vedevo spegnersi Luisa lentamente» ha confidato Romeri alle persone che lo stanno sostenendo per aiutarlo a superare anche questa prova.

Ha scoperto che i suoi amici non c’erano più nel giorno del suo onomastico: i due anziani hanno voluto che fosse lui. «Mi raccomando vieni, al massimo domani mattina presto». Nessun sospetto, nulla di strano nella voce del signor Cini. Del resto Giuliano era uno di famiglia, la luce accesa era il segnale della presenza sua e di Luisa, il via libera a entrare anche senza suonare perché per lui la porta era sempre aperta. Piccole cose, certo. Ma dettagli che fanno luce su un rapporto speciale e su quale carico di sofferenza debbano ora portare le spalle di Giuliano Romeri, che continua a pensare all’ultima telefonata, alla solita voce pacata e tranquilla di Sergio, e lo immagina lì, gli occhi sulla foto in bianco e nero di un giorno colmo di felicità, con la pistola in mano pronto a mettere fine alle sofferenze sue e di Luisa.

Non può smettere di richiamare alla mente la premeditaz­ione di quel gesto così estremo. Oggi tutto assume una luce diversa, un valore differente, una connotazio­ne peculiare. E un dolore lancinante capace di scalfire la corazza anche di un uomo fatto e finito. Che ripensa all’amico di una vita incapace di intraveder­e una via d’uscita, una soluzione, un barlume di futuro. Che non lasciava la moglie sola nemmeno per un secondo, usciva solo mentre lei dormiva: anche quando la donna aveva trascorso un periodo alla casa di riposo di Mezzolomba­rdo per un «ricovero di sollievo» lui non si staccava dal suo capezzale, arrivava la mattina e se ne andava la sera. Il suo sollievo era lei. Luisa era il conforto di Sergio, Sergio il ristoro di Luisa. Insieme fino alla fine.

Chi è vicino a Giuliano cerca di sostenerlo come può. «Continua a riflettere sulla portata di un tale gesto, su come sia stato possibile andare fino in fondo» dicono. Ma la sua pena non è giunta al capolinea, tutt’altro. Se mai sia possibile, del resto. Nella villetta dei coniugi Cini sono state trovate più lettere, una di certo è indirizzat­a a lui: quanto tremeranno le sue mani nell’aprirla è facile immaginare. Quanto dolore possa tollerare il cuore di un uomo, invece, è difficile concepire.

L’ultimo saluto a Sergio Cini e Luisa Zardo verrà dato oggi nella chiesa dei frati di Mezzolomba­rdo.

L’ultimo saluto

Il funerali dei coniugi si terrà oggi nella chiesa dei frati a Mezzolomba­rdo

 ?? (Foto Rensi) ?? L’abitazione La casa dei coniugi CiniZardo a Fai della Paganella dove sono stati rinvenuti privi di vita. Si è trattato di suicidio
(Foto Rensi) L’abitazione La casa dei coniugi CiniZardo a Fai della Paganella dove sono stati rinvenuti privi di vita. Si è trattato di suicidio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy