Corriere dell'Alto Adige

Il business della «cresta» sui morti

Le stime di Trentino Marketing. «Cresce il turismo internazio­nale. Tanti polacchi, tedeschi e russi»

- Zamattio

Aprivano le bare con il piccone e poi dividevano le spoglie dalla bara in legno e zinco per lo smaltiment­o e la vendita del resto. La coop di Scurelle avrebbe tratto un vantaggio di circa 400 euro a salma.

TRENTO Uno spartiacqu­e. La Pasqua in tardo aprile «quest’anno segna di fatto la chiusura della stagione invernale e l’inizio di quella estiva» dice Maurizio Rossini, amministra­tore unico di Trentino Marketing. Che traccia un bilancio positivo dell’inverno appena trascorso («Non siamo lontani dai numeri record dello scorso anno e c’è stato un incremento di turisti stranieri») e mostra ottimismo sull’imminente weekend pasquale e sui vicini «ponti» del 25 aprile e del 1 maggio: «Avere tre festività ravvicinat­e è un traino per il turismo, molti anziché il weekend lungo sceglieran­no di fare una vacanza breve».

Avete già delle stime?

«Il lago di Garda reciterà la parte del leone con le imbarcazio­ni, il windsurf e il ciclo-turismo. Abbiamo già avuto riscontri positivi dalla maggior parte degli operatori, i cui indicatori sono migliori dell’anno scorso. Ma ci sarà una buona presenza anche a Trento grazie anche al volano del Festival della Montagna. Ma in questo weekend riapre la stagione anche in Valsugana e in Val di Non».

Un bilancio dell’inverno?

«Ottimo, nonostante la quasi totale assenza di neve naturale fino a febbraio. Non abbiamo ancora i dati definitivi, ma possiamo già dire che ci siamo avvicinati alle presenze dello scorso anno, che come è noto è stata una stagione da record con quasi 7,5 milioni di turisti certificat­i in alberghi e b&b e altri 4,8 milioni negli alloggi privati. Ma i numeri di quest’anno forse sono ancora più importanti».

Perché?

«Per il calendario. Il 2017-18 aveva la Pasqua il primo di aprile, ancora in un periodo buono per sciare. La stagione appena conclusa la possiamo paragonare a quella di due anni fa, con la Pasqua in un periodo simile. E rispetto a due anni registriam­o una forte crescita».

Da cosa dipende?

«In primis dai grandi investimen­ti delle società impianti, anche con l’aiuto della Provincia, in termini di acqua e di innevament­o programmat­o. In secondo luogo va sottolinea­to il grande lavoro degli operatori assieme con le Apt e la Trentino Marketing nel cercare di rivolgersi a un bacino sempre più ampio. In particolar­e c’è stato un incremento del turismo internazio­nale del 3-5%. I mercati a noi favorevoli sono Polonia e Repubblica Ceca, ma anche Russia, Belgio e Germania».

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Soddisfatt­o Maurizio Rossini di Trentino Marketing

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