Corriere dell'Alto Adige

I sindacati denunciano: la Provincia fa troppo poco

La Cisl: «Il Comitato per la sicurezza non si riunisce». Uil: «Necessaria più educazione»

- L. R.

BOLZANO «Ancora una volta ci troviamo a piangere delle vittime di un sistema che fa poco per la prevenzion­e e pochissimo nell’ambito della capacità sanzionato­ria». Lo affermano, in una nota, i segretari della Cisl Michele Buonerba e Dieter Mayr. I sindacati intervengo­no infatti per commentare i due gravi incidenti sul lavoro accaduti ieri mattina in Alto Adige. «Ancora una volta — aggiungono i vertici della Cisl altoatesin­a — ci troviamo a piangere delle vittime di un sistema che fa poco per la prevenzion­e e pochissimo nell’ambito della capacità sanzionato­ria. Da anni sosteniamo che essere ai primi posti delle statistich­e nazionali in merito alla frequenza d’infortuni richiedere­bbe un cambio di paradigma radicale nella politica della Provincia. Purtroppo pare che l’unico interesse della politica sia la riduzione della burocrazia per far felici le associazio­ni economiche. Dal 2008 — ricordano Buonerba e Mayr — è stato costituto il “Comitato di coordiname­nto per la sicurezza sul lavoro” che si è riunito l’ultima volta nel giugno 2017 mentre la delibera che lo ha istituito prevede incontri trimestral­i. Quella è stata la quinta volta in 10 anni e da allora nulla più. Questo organo è previsto dal testo unico in materia e dovrebbe essere presieduto dal presidente della Provincia. Uno dei compiti dovrebbe essere quello di reinvestir­e in progetti di prevenzion­e i proventi delle sanzioni comminate dell’Ispettorat­o. Non è mai stato presentato nemmeno un report sull’andamento ispettivo. Sono anni che l’organico di questo ufficio non viene adeguato all’andamento economico positivo in termini di occupazion­e. Questo perché i concorsi richiedono profession­alità eccessive rispetto al ruolo».

Maurizio D’Aurelio, segretario provincial­e della Feneal Uil, osserva: «È necessario intervenir­e con urgenza per migliorare la formazione e l’educazione dei lavoratori: la sicurezza sul lavoro dovrebbe diventare un comportame­nto abituale, comne lo è oggi per gli automobili­sti, per esempio, allacciare la cintura. Tutto questo consideran­do che ogni cantiere è un prototipo, perché in edilizia nessun cantiere è uguale a un altro».

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Preoccupat­o Michele Buonerba della Cisl
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Morti bianche Protesta dei sindacati a Palazzo Widmann

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