Albergatori: «Inverno non da record, ma positivo»
Battaiola: «Hanno sofferto gli alberghi meno strutturati rimasti ai margini del mercato»
TRENTO Un giudizio contrastante. Perché dietro alla cifre totali e alle statistiche ci sono differenti storie e attori economici e imprenditori a cui l’attività va più o meno bene. Sembra quasi voler focalizzarsi su questo Gianni Battaiola, presidente degli albergatori, che parla di un «inverno dall’andamento positivo» e conferma che in termini assoluti ci si è avvicinati alla stagione dei record 2017-18, «anche se poi — puntualizza — è sempre difficile fare confronti perché ogni anno dipende sempre da quanto nevica e dal calendario delle festività».
Tuttavia Battaiola sembra voler leggere dentro alle cifre: «Ci sono luci ma anche ombre». E c’è soprattutto, dice, una forte dicotomia: «Le strutture ricettive più organizzate e più puntuali in termini di investimenti hanno performato in maniera importante. Diverso è per quelle di secondo livello, o comunque con meno capacità di mantenere un certo standard di investimenti e poste al di fuori delle zone con gli innevamenti artificiali. Queste sono state sfavorite e hanno sofferto di più». La poca neve naturale ha inciso molto, la prima grande nevicata è arrivata solo il primo febbraio: «E ciò ha creato maggiori difficoltà agli alberghi meno strutturati che sono stati messi un po’ ai margini del mercato».
Battaiola prima di voler emettere giudizi pone una questione, quella della marginalità. Tradotto: quanto guadagno ha portato il flusso turistico? Ad oggi, però, i dati non sono disponibili: «Ancora non li abbiamo, è prematuro. Ma quello sarà un parametro fondamentale, perché se riusciamo a far guadagnare le aziende allora significa che abbiamo un turismo di qualità, altrimenti se non guadagnano allora è chiaro che i numeri imponenti, che pure ci sono, diventano relativi. È questa la discriminante tra un turismo di qualità e uno
Turismo Il presidente: «È stato primato chi ha investito»
solo quantitativo». Battaiola invece fa stime ottimistiche sul weekend pasquale: «Non sarà un tutto esaurito, anche perché si tratta di un weekend molto lungo e questo diluirà le presenze nei tre ponti vicini, ma ci sarà comunque un ottimo afflusso, in particolare sul lago. La Pasqua così alta in calendario ovviamente favorisce un turismo primaverile. Ma abbiamo dei segnali confortanti e ottimistici anche in montagna dove un discreto numero di strutture alberghiere hanno deciso comunque di rimanere aperte».