L’intervista Impianti, ottima stagione E si scia anche nel weekend Bosco: neve programmata
TRENTO Parecchia neve programmata — a sostituire la poca naturale — e tante giornate di sole: ecco il binomio che ha portato a un’altra annata positiva per le aree sciistiche del Trentino. Dopo la scorsa stagione record sembrava difficile fare meglio, eppure è successo: c’è chi non vi è riuscito, ma anche chi l’ha fatto abbondantemente. In attesa dei numeri definitivi, il presidente della sezione impianti a fune di Confindustria Francesco Bosco traccia un bilancio «soddisfacente». Nel frattempo a Pasqua e Pasquetta si potrà sciare ancora a PampeagoObereggen (da tutti gli impianti di risalita dello Ski Center Latemar tranne Predazzo), a Madonna di Campiglio (fino al 28 aprile), al passo del Tonale e all’Alpe-Cermis.
Presidente Bosco, che bilancio può tracciare della stagione sciistica che sta per terminare?
«Complessivamente soddisfacente. Ci sono stazioni che hanno chiuso leggermente sotto i numeri dello scorso anno, altre che si sono mantenute su quei livelli, altre ancora che li hanno superati di poco. Ci sono poi le eccezioni, che hanno migliorato di parecchio i dati di un’annata come quella passata che è stata da record in senso assoluto. I numeri, dunque, tutto sommato sono positivi in tutta la provincia».
«Alla presenza di molta neve programmata, che ha ovviato all’assenza di quella naturale, e alle tante giornate di bel tempo che hanno favorito il flusso verso gli impianti di risalita».
Ci può dare qualche numero complessivo?
«È ancora troppo presto. Qualche stazione ha chiuso i battenti la scorsa settimana, altre sono ancora aperte: non posso comunicare ancora cifre precise nel complesso. Posso darne per Madonna di Campiglio (Bosco è direttore di Funivie Madonna di Campiglio Spa, ndr): tenendo conto che gli impianti saranno in funzione fino al 28 aprile, abbiamo registrato 1,2 milioni di primi ingressi e oltre 11 milioni di passaggi, il 6,5% in più dell’anno scorso. Numeri importanti li hanno fatti registrare anche Folgarida-Marilleva, con 1,1 milioni di primi ingressi equivalenti a un +4% rispetto al 2017/2018, più o meno la stessa percentuale di aumento di Andalo-Fai della Paganella. Anche nelle piste delle valli di Fiemme e Fassa del consorzio Dolomiti Superski i numeri sono estremamente positivi».
Chi, invece, non è riuscito a ripetersi?
«Panarotta e Passo Brocon ad esempio. Una leggera flessione si è registrata anche a Folgaria, mentre il Monte Bondone si è mantenuto più o meno agli stessi livelli dell’anno scorso, ripeto, un’annata da record. C’è comunque una moderata soddisfazione in tutto il settore. Chi ha sofferto è chi dispone di poco innevamento programmato e non riesce a offrire neve di qualità».
Quali sono le prospettive dello sci in Trentino?
«Le definirei abbastanza rosee. Lo sci rimane la motivazione della vacanza d’inverno e mai come in questo periodo sta facendo da traino all’economia turistica della nostra provincia. Un aspetto che ho potuto toccare con mano è una nuova consapevolezza del turista sciatore, che ha un’educazione per capire che la neve programmata non è artificiale e che vi si scia benissimo, che si informa guardando le webcam, che comprende che anche se la neve naturale è poca, il manto è comunque di qualità».
Quanto alle presenze, sono più gli italiani o gli stranieri?
«Complessivamente il 60% dei turisti è italiano, il 40% straniero. Escluse, però, le vacanze di Natale e Capodanno, l’Epifania, la settimana di Carnevale e le vacanze pasquali la percentuale si attesta sul 50% e 50%. In questa stagione, comunque, sono cresciuti sia gli uni che gli altri».
A proposito di Pasqua, dove si potrà sciare in Trentino?
«A Pampeago-Obereggen, Madonna di Campiglio, all’Alpe Cermis e al passo del Tonale: sul ghiacciaio della Presena si andrà avanti fino a metà maggio».
I numeri Campiglio, 11 milioni di passaggi Bene anche FolgaridaMarilleva