Rovereto da incorporare in Ala Entro luglio il progetto di fusione
Si susseguono voci contraddittorie in questi giorni a Rovereto, in merito al destino della Cassa rurale. Il dato certo è che Cassa centrale banca ha chiesto un pronunciamento a favore della fusione per incorporazione all’interno di Cr Vallagarina, entro il 23 maggio. Il progetto di fusione dovrà essere elaborato entro il mese di luglio, per poi arrivare alla fusione vera e propria per il primo gennaio del 2020.
Voci insistenti però descrivono il presidente Geremia Gios — che ancora attende il via libera proprio di Ccb rispetto alla possibilità o meno di ricandidarsi — impegnato nella ricerca di un’alternativa. Che si ipotizzava potesse concretizzarsi nel passaggio di Cr Rovereto da Ccb a Iccrea. Un cambio di squadra quasi impossibile dal punto di vista tecnico (serve una modifica allo statuto e comunque sussiste un vincolo di 10 anni), tanto che lo stesso Gios afferma: «È del tutto infondato. Già una volta è stata sondata la possibilità, ma poi si è deciso di stare in Ccb». Qualcuno però giurava che la mossa servisse più che altro per ottenere più potere contrattuale nel negoziato imminente con Cr Vallagarina. La piazza di Rovereto, per Iccrea, sarebbe una conquista notevole: riuscirebbe a penetrare così nell’unico territorio nazionale in cui tutte le Bcc sono affiliate a Cassa centrale.
Altra declinazione dello stesso tema: nel settore del credito in molti sono sicuri dell’arrivo di Banca di Verona (una forte Bcc di Iccrea) proprio a Rovereto, in corso Rosmini. Avrebbe cioè creato la continuità territoriale, necessaria all’espansione, aprendo una filiale ad Ala nei mesi scorsi, per poi puntare alla più importante Rovereto, in cui, tra l’altro, la Rurale locale non sta benissimo. Ma anche questa circostanza è fumosa: contattata direttamente Banca di Verona afferma che non ha alcuna intenzione di aprire una filiale a Rovereto. Strano, c’è chi giura che avrebbe addirittura già contattato dipendenti della Rurale locale.
Il clima dunque non è dei migliori, come del resto accade in Federcoop. Oggi pomeriggio è in programma il primo incontro dopo che l’opposizione alla presidente Marina Mattarei è diventata maggioranza (con le dimissioni di Lutterotti ancora più forte). I cinque vicepresidenti incontreranno la leader e forse cominceranno ad emergere i primi nodi. E pende l’ultimatum: entro la settimana la delega a Ermanno Villotti a entrare nel cda Federcasse.