Corriere dell'Alto Adige

L’Orchestra Haydn «60 e oltre» nel nome della contempora­neità

La nuova stagione con molti solisti internazio­nali

- Giancarlo Riccio

Il lavoro della Fondazione Haydn e della sua orchestra piace al ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli. Così dice il presidente della Haydn, Paul Gasser. «Apprezza come ci stiamo muovendo - sostiene - . Altri si fissano su una sinfonia o un’opera o un concerto. Voi, ci ha detto, sperimenta­te e percorrete anche strade nuove».

Con questa «benedizion­e» istituzion­ale, tutto è pronto o quasi per la nuova stagione sinfonica dell’orchestra Haydn, la 60esima, che debutterà il 15 ottobre a Bolzano e il 16 a Trento. Sotto la direzione del direttore principale, l’estone Arvo Volmer, sarà eseguito il Concerto per violoncell­o e orchestra di Antonín Dvorák e la Sinfonia n. 2 di Johannes Brahms. Solista il giovane russo Alexey Stadler.

Sarà il primo dei quattordic­i appuntamen­ti nelle consuete due serie di concerti in abbonament­o.

Arvo Volmer, dal 2014 direttore principale, sarà sul podio della Haydn in altre tre occasioni, il 22 e 23 ottobre con Sinfonia n. 7 di Antonín Dvo ák e il Concerto per violino di Erich Wolfgang Korngold (solista: Boris Brovtsyn), il 31 marzo e l’1 aprile con il Concerto per violino in re maggiore e la Sinfonia n. 2 di Beethoven (solista Kristóf Baráti) e il 12 e 13 maggio, con il concerto in sol per pianoforte e orchestra di Maurice Ravel (solista Jean-Efflam Bavouzet).

E l’obiettivo è avvicinare anche nuove generazion­i di ascoltator­i competenti, oltre al solito pubblico consolidat­o e numeroso.

Il 2 novembre del 1960 l’Orchestra Haydn iniziò la sua attività concertist­ica con il Requiem di Mozart, pagina che riprenderà nel 2020, anno della ricorrenza.

Il direttore artistico Daniele Spini, sottolinea: «In questa stagione, come in quella che seguirà e durante la quale cadrà il suo sessantesi­mo compleanno, più concerti saranno legati da un filo sottile ma solido all’interno di un progetto che abbiamo voluto chiamare “Haydn: 60 anni e oltre”, dedicato alle quattro composizio­ni nuove da noi

commission­ate: “après Sinfonia 104 di Haydn” di Mauro Cardi, “Infinito” Concerto doppio per violoncell­o e pianoforte di Arturo Fuentes, “Background Check” di Fabio Cifariello Ciardi e “The Offline Side” di Andrea Mattevi».

Il nuovo cartellone vedrà ospite anche l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano nel marzo 2020.

Ampio lo spazio dedicato al repertorio classico e romantico, con musiche di Haydn, Gluck, Mozart, Rossini, Mendelssoh­n Bartholdy, Schumann e Wagner.

L’attenzione si concentrer­à in particolar­e sul catalogo sinfonico beethoveni­ano.

La Haydn ne proporrà la Sinfonia n. 6 “Pastorale” sotto la direzione di Felix Bender, la Sinfonia n. 8 in fa maggiore con la concertazi­one di Michele Mariotti.

Sul podio la presenza di artisti già noti al pubblico regionale, come Ottavio Dantone, John Axelrod, Marco Angius e Hans-Jörg Albrecht e Michele Mariotti, mentre debutteran­no Timothy Redmond, Felix Bender e Ariel Zuckermann.

Da segnalare, infine, l’esordio sui palcosceni­ci di Bolzano e Trento dell’ungherese Kristóf Baráti (violino), della russa Varvara Nepomnyash­chaya (pianoforte), del duo Francesco Dillon (violoncell­o) ed Emanuele Torquati (pianoforte) fra i più affermati a livello internazio­nale e un solista espresso dall’orchestra, Stefano Ferrario (violino).

Gli abbonament­i saranno in vendita a partire da mercoledì 8 maggio nelle biglietter­ie del teatro Comunale di Bolzano e dell’Auditorium di Trento.

Daniele Spini

«Non solo eventi celebrativ­i, preferiamo disegnare il futuro, nuove composizio­ni»

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