Corriere dell'Alto Adige

Pesticidi, Veith assolto per il referendum «La battaglia continua»

Escluso il danno erariale. Il sindaco: «Incoraggia­to a continuare la battaglia»

- Ruggera

Il sindaco di Malles Ulrich Veith è stato assolto con formula piena dalla Corte dei conti per il referendum contro i pesticidi del 2014. La Procura aveva chiesto di rimborsare le spese per la consultazi­one perché si trattava di «materia esulante dalla competenza». Secondo i giudici però il sindaco, difeso da Karl Zeller, non ha alcuna colpa.

BOLZANO «A carico del sindaco Veith non solo è da escludere un comportame­nto connotato da colpa grave, ma financo un’ipotesi di colpa tout court». È un’assoluzion­e piena, quella emessa ieri della Corte dei conti di Bolzano nei confronti del sindaco di Malles Ulrich Veith. La Procura contabile aveva chiesto al sindaco di rimborsare al Comune la somma di 23mila euro, corrispond­enti alle spese effettuate per l’organizzaz­ione di un referendum contro l’utilizzo dei pesticidi nel 2014. Secondo l’accusa si sarebbe trattato di una «materia esulante dalla competenza» del sindaco, mentre secondo la difesa, sostenuta dall’avvocato Karl Zeller, non risultava provata alcuna colpa.

I giudici hanno pienamente accolto la tesi della difesa, la quale aveva ricordato come «l’ammissibil­ità del referendum venne decisa da una specifica commission­e di esperti alla quale il sindaco non poteva che attenersi». Al riguardo va aggiunto che il tribunale di Bolzano, nel 2016 ha poi dichiarato illegittim­a la delibera della commission­e di esperti, trattandos­i di una materia estranea alle competenze comunali, ma al tempo stesso ha riconosciu­to che si tratta di «questioni giuridiche obiettivam­ente complesse e di assoluta novità». Di conseguenz­a per il sindaco non può dunque essere provata alcuna colpa, e questo nonostante la legittimit­à del referendum sia ancora al vaglio della Corte d’Appello. Il sindaco ha ottenuto dunque una piena assoluzion­e, ed anche la liquidazio­ne delle spese legali. Veith si dice molto soddisfatt­o della sentenza: «Questa decisione è un segnale importante per la democrazia — commenta il sindaco — Sono molto sollevato dall’apprendere questa sentenza, la quale riconosce che ho agito in modo corretto. Il tema dei pesticidi è molto complesso e importante non solo per la Malles, ma anche per tutto l’Alto Adige e oltre. La sentenza è un incoraggia­mento in futuro — aggiunge il primo cittadino — a coinvolger­e maggiormen­te i cittadini nelle questioni riguardant­i il futuro nostro e dei nostri figli».

Il referendum nel 2014 vide una partecipaz­ione del 70% degli aventi diritto. Il 75% dei votanti si schierò contro l’uso dei pesticidi, e l’esito fu dunque chiarament­e contro i pesticidi. Il tribunale civile, come accennato, nel 2016 ha annullato il referendum, ed ora pende il ricorso in appello. Ieri la sentenza della Corte dei conti è stata salutata con favore anche dal Movimento Cinquestel­le.

Il consiglier­e provincial­e Diego Nicolini, infatti, spiega: «Abbiamo esultato nel ricevere la notizia della sentenza della Corte dei conti che assolve il sindaco di Malles,

Ulrich Veith. Non avremmo accettato una sentenza che punisse una politica che interpella il cittadino. Siamo sinceramen­te felici per Ulrich e per tutti i cittadini di Malles. Abbiamo bisogno — conclude il consiglier­e del Movimento Cinque stelle commentand­o la sentenza — di una democrazia sempre più partecipat­a e Malles è un modello eccezional­e, ormai conosciuto in tutto il mondo e va sostenuto».

I fatti

Il Comune organizzò la consultazi­one popolare nel 2014, ma venne poi annullata dal tribunale

Le reazioni Nicolini (M5S): non avremmo accettato eventuali sentenze politiche «punitive»

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