San Quirino, festa in forse per i comizi
Piazza Vittoria, rabbia in circoscrizione. Simoni: il lavoro di mesi andrebbe in fumo
La festa di San Quirino in piazza Vittoria è a rischio per la campagna elettorale. Se un partito chiederà la piazza per un comizio, il Comune è obbligato a concederla. E la festa verrebbe cancellata.
BOLZANO Un bilico con un grande palco per i concerti, match titolati di pugilato e attività di singole associazioni o locali. Tutto programmato e (quasi) pronto in piazza Vittoria per il fine settimana del 18 -19 maggio ma con il rischio di essere cancellato. O spostato. Si tratta della festa del quartiere Gries-San Quirino organizzata dalla Circoscrizione e dal Comune senza, però, fare i conti con le elezioni europee fissate per domenica 26 maggio. L’appuntamento elettorale, infatti, impone al Comune di concedere priorità ai partiti nella concessione delle piazze e delle sale. Qualora una forza politica richiedesse piazza Vittoria, dunque, la festa sarebbe da cancellare.
Un nodo venuto al pettine con un promemoria realizzato dall’ufficio decentramento e portato in giunta dall’assessore Angelo Gennaccaro. «Ma noi non sapevamo nulla — ribatte infuriato il consigliere di circoscrizione Elio Simoni (Psi) —, ad avvertirci è stata una signora di un’associazione che partecipa alla festa. Si è recata in Comune per consegnare i documenti necessari e le hanno riferito di questa “spada di Damocle”. Possibile che nessuno ci abbia avvertito prima? La Circoscrizione è stata trattata come l’ultima ruota del carro». Anche intorno alla data si sarebbe sviluppato un piccolo giallo. «È stato lo stesso Comune a consigliarci quel week-end. Ignoravano le norme elettorali? È un anno che organizziamo i dettagli di questa iniziativa ed è sfuggita una problematica così importante. Grave».
La risposta arriva direttamente da Gennaccaro. «Il Comune non ha imposto nessuna data. La Circoscrizione voleva organizzare la festa il giorno prima delle elezioni e abbiamo fatto notare che sarebbe stato meglio evitare, vista la concomitanza con il silenzio elettorale. A quel punto gli uffici hanno semplicemente consigliato una data alternativa vicina». In ogni caso dalla giunta si getta acqua sul fuoco. «Martedì ne parleremo facendo una valutazione complessiva. Il problema è che in città ci sono varie manifestazioni e molte sono programmate negli spazi pubblici o nelle sale. Se tante piazze sono occupate, diventa complicato garantire ai partiti un loro diritto. Specie se dovessero arrivare leader nazionali. Non c’è, tuttavia, una situazione emergenziale perché se la festa dovesse essere spostata di qualche settimana non sarebbe una catastrofe».
La quadra potrebbe essere trovata con uno spostamento nel weekend del 15-16 giugno. «In ogni caso sarebbe un gran peccato — sbotta il presidente della Circoscrizione Christoph Buratti (Svp) — perché si vanificherebbe un gran lavoro del quartiere e delle associazioni. Purtroppo i partiti hanno tempo fino a tre giorni prima del voto per richiedere gli spazi quindi diventa difficile fare una pianificazione con questo interrogativo in sospeso. Forse il sindaco Renzo Caramaschi potrebbe fare un appello al buon senso rivolto alle forze politiche».