La «Greta» bolzanina «Adulti, ascoltateci: il clima va salvato»
Cresciuta in Alto Adige, vive a Padova. Ogni sabato manifesta al mercato
La «Greta Thunberg italiana» è una bambina bolzanina, che ora vive a Padova, dove si sono trasferiti i suoi genitori. Ha 12 anni, ma anche le idee molto chiare, proprio come la giovanissima ecologista svedese famosa in tutto il mondo: «Bisogna salvare il clima». E manifesta ogni settimana per sensibilizzare gli adulti sui temi dell’ambiente.
PADOVA A casa non ha mai avuto la televisione, utilizza lo smartphone soltanto per telefonare e fare ricerche su Google, almeno una volta alla settimana evita di mangiare carne e si arrabbia nel vedere plastica dappertutto. La Greta del Nord-Est è una bambina di origine bolzanina, ora a Padova, che tra un mese e mezzo compirà 13 anni. Ne ha quindi tre in meno della sua quasi coetanea svedese, la sedicenne Greta Thunberg, divenuta celebre in tutto il mondo per il suo attivismo contro il cambiamento climatico e verso uno sviluppo più sostenibile. Ma in quanto a linguaggio e temperamento, questa giovanissima nata a Bolzano, che frequenta la seconda media in una scuola della Guizza, popoloso quartiere alla periferia Sud della città del Santo, sembra avere poco o nulla da invidiare alla ragazzina di Stoccolma che, proprio nei giorni scorsi, ha fatto tappa in Italia, incontrando tra gli altri papa Francesco e la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati.
«La battaglia intrapresa da Greta per un futuro migliore, più pulito, più rispettoso dell’ambiente e con meno spreco di risorse — racconta questa bimba alle porte dell’adolescenza — mi sta davvero appassionando. E quando parlo di questi argomenti con le mie amiche e con i miei familiari, mi piace descrivermi come una guerriera». Il 15 marzo scorso, quando anche a Padova decine di migliaia di studenti sono scesi in piazza in occasione dello sciopero mondiale per il clima, avrebaveva
L’esempio
La dodicenne altoatesina: «Vorrei tanto conoscere la svedese Thunberg»
be voluto esserci pure lei, questa dodicenne «gemella» di Greta, con le stesse trecce, lo stesso sguardo deciso, nonostante la tenera età, e il libro scritto dall’attivista svedese («La nostra casa è in fiamme», edito da Mondadori) sempre sotto braccio. Ma i suoi genitori, entrambi originari di Bolzano, mamma logopedista e papà insegnante di scienze in un istituto superiore, le hanno detto che non era il caso.
«La sera prima, quand’era ora di andare a letto, abbiamo scoperto che, in camera sua, già preparato cartelli, bandiere e magliette colorate per il giorno dopo. La cosa ci ha molto colpito — racconta la mamma — Ma, a malincuore, le abbiamo spiegato che era ancora troppo piccola per partecipare, da sola, a una grande manifestazione del genere e che, poi, doveva andare a scuola. Lei, all’inizio, ci è rimasta male. Poi però ha subito cambiato umore, visto che le abbiamo detto che, se proprio voleva mettersi in gioco, avrebbe potuto farlo nella piazza sotto casa, al mercato del sabato mattina. E così ha fatto, portandosi ovviamente dietro tutto quello che aveva preparato per andare alla manifestazione».
E la cosa, da allora, è diventata un’abitudine. Ogni sabato mattina, infatti, la Greta padovana si presenta al mercato della Guizza già alle sette e mezza, sistema i suoi cartelli tra i banchi di frutta e verdura e passeggia su e giù in cerca di qualcuno, preferibilmente della sua stessa età, a cui raccontare che «non si è mai troppo giovani per fare la differenza» e che «non esiste un pianeta B». Anche ieri, ha fatto la sua passeggiata al mercato sotto casa. In pochi, a dire il vero, si sono fermati ad ascoltarla, mentre diceva che «abbiamo ancora pochissimo tempo per cambiare le nostre abitudini e salvare la terra dall’implosione».
Ma a darle una mano, per l’occasione, è arrivata l’assessore cittadina all’Ambiente, Chiara Gallani, da sempre particolarmente sensibile ai temi cari a Greta e alla sue giovani seguaci. «Ho sentito che si definisce una guerriera — sorride Gallani — Dolce, aggiungerei io. Mi ha detto che vuole sensibilizzare il quartiere in cui abita, a partire dai suoi piccoli amici, per uno stile di vita più sostenibile. È straordinario che, alla sua età, abbia già presente l’urgenza che chiama tutti noi. Chiaramente le ho fatto i complimenti — conclude l’assessore — e l’ho invitata a continuare così». E lei, questa bimba che sembra molto più grande dei suoi dodici anni, esprime un desiderio: «Mi piacerebbe conoscere Greta, quella vera, e girare il mondo assieme a lei». Ma la mamma frena: «Lasciamola crescere in pace, vi prego».
I genitori
La mamma: «Prima del corteo, lei ha preparato tutto da sola: cartelli, bandiere e magliette»