A Wimbledon Seppi parte bene: sconfitto Jarry
Il cileno cede al ritmo del caldarese che ora incontrerà l’argentino Pella
Andreas Seppi ritrova le emozioni a Wimbledon. E non è retorica scriverlo per un atleta che dopo un avvio promettente di 2019 sul veloce — finale a Sidney, sedicesimi agli Australia Open e vittoria in Davis a Calcutta) — ha attraversato quattro mesi di crisi e malinconia agonistica sulla terra battuta, con tanto di scivolamento in classifica Atp.
Ieri Seppi, numero 73 del ranking mondiale, al primo turno ha battuto agevolmente in quattro set (6-3, 6-7, 6-1, 6-2) e due ore e 22 minuti Nicolas Jarry, ventitreenne cileno e 53 del mondo, forse ritrovando anche qualcosa dentro di sé. Il tennis, il suo tennis, «Seppia» lo aveva già ritrovato due settimane fa ad Halle, non a caso sempre sull’erba, quando fu fermato agli ottavi solo da un super Berrettini. Tuttavia serviva la cornice massima per riprendere il filo con l’anima. E Wimbledon, che è lo slam per eccellenza, ieri ha regalato al trentatreenne di Caldaro un pomeriggio da ricordare.
Seppi, da «erbivoro» qual è, certo non poteva tradire i luoghi dove il manto verde veste i suoi tratti più nobili, così sul campo 16 dell’All England Croquet and Lawn Tennis Club si è sbarazzato del più quotato avversario al termine di una gran partita.
Seppi, che per la quarta volta raggiunge il secondo turno di Wimbledon — il suo miglior risultato in 14 partecipazioni sono gli ottavi di finale del 2013 — ha sciorinato i suoi colpi più belli: innanzitutto la battuta, non tanto per gli aces (6), quanto per una prima di servizio che ha funzionato a dovere (59%, con l’85% dei punti vinti). Su questo fondamentale il bolzanino ha costruito le fondamenta del match, segnando poi la differenza con l’aggressività tipica del suo tennis: colpi incrociati, gioco a rete e drop shot.
La partita non ha avuto praticamente storia, se si esclude il secondo set, che però a conti fatti è sembrato un intermezzo di gloria per Jarry solo per gentile concessione di Seppi, che ha regalato un rebreak, non ha sfruttato due palle break e poi si è ritrovato senza quasi accorgersene al tie-break, dove ha pure mancato la palla del set.
Un piccolo incidente di percorso di una partita a senso unico, con un primo set che è stato un capolavoro di regolarità e precisione - Seppi se lo è conquistato approfittando, nel sesto game, dell’unica palla break concessagli.
I rimpianti e gli sprechi del secondo set sono stati spazzati via negli altri due successivi, vinti agevolmente da Seppi. Che domani al secondo turno troverà l’argentino Guido Pella, numero 26 del mondo, che ieri ha battuto il rumeno Marius Copil 3-1 (7-6, 5-7, 6-3, 6-4).
Un match, sulla carta, ancora più proibitivo, ma che a livello motivazionale può regalare ad Andreas un finale di carriera sorprendente, anche in ottica olimpionica di Tokyo 2020: «L’obiettivo è superare almeno due turni a Wimbledon, ad Andreas farebbe bene» ci aveva detto qualche settimana fa il suo coach e mentore Massimo Sartori. Seppi domani ci proverà.
Vetrina prestigiosa L’altoatesino conferma il suo ottimo feeling con l’erba: nel 2013 arrivò agli ottavi