Caramaschi-bis, la frenata Svp
Steger: prima il programma, dopo le alleanze. I Verdi rompono gli indugi: sostegno da subito
«Prima di tutto il programma, non è ora di decidere le coalizioni». Sull’ipotesi Renzo Caramaschi bis, Dieter Steger, segretario comunale Svp, gela Arno Kompatscher, ottimista che il partito potesse dare un segnale al sindaco in due settimane. Ieri la riunione di presidenza del partito ha preso tempo. A tenere Caramaschi sulla corda anche i centristi di «Io sto con Bolzano», mentre i Verdi sono pronti al sostegno fin dal primo turno, allargando al Team Köllensperger.
BOLZANO «Non è ora il tempo di decidere le coalizioni per le comunali». Dieter Steger gela il Landeshauptmann, Arno Kompatscher, che si era detto ottimista sul fatto che la Svp potesse dare in un paio di settimane un segnale al sindaco Renzo Caramaschi, in vista di un’eventuale ricandidatura nel 2020, con la possibile riconferma dell’asse tra Stella Alpina e centrosinistra. «Non mi faccio tirare per la giacca» ribadisce Steger, senatore e segretario comunale della Volkspartei nel capoluogo, che prospetta un percorso collegiale e assai graduale. «Non è mai successo e non ha senso scegliere la collocazione con così largo anticipo — argomenta — prima di tutto, il programma che raccolga la nostra idea di città per i cinque anni a venire, soppesando attentamente le cose buone fatte e valutando dove si possa cambiare passo». Insomma, approccio Blockfrei e mani libere, non per le settimane, ma per i mesi a venire, come minimo oltre l’estate. «Intanto pensiamo a chiudere bene il mandato con Caramaschi — rileva sempre Steger — in Comune stiamo lavorando sodo con il centrosinistra, al pari della Provincia dove si opera bene con la Lega».
Un approccio analogo a quello di Luis Walcher, altro autorevole esponente della Svp cittadina, divenuto vicesindaco dopo le dimissioni di Cristoph Baur, maturate dopo la rottura tra quest’ultimo e Caramaschi sul progetto di riqualificazione dell’areale ferroviario, per il cui avvio domani verrà siglato l’accordo di programma tra Palazzo Widmann e Vicolo Gumer. «L’areale — rileva Walcher — è il più grande progetto degli ultimi cento anni per questa città. L’attività amministrativa mi assorbe totalmente e la partita delle alleanze spetta alle strutture provinciali e comunali del partito, in raccornita do con l’Obmann, Philipp Achammer, e il Landeshauptmann Kompatscher.».
Certo, al momento dell’uscita di scena di Baur, Walcher aveva parlato di sé e Caramaschi come di «un tandem per la città», con una stima ricambiata dal sindaco, spintosi addirittura a richiamare «affinità elettive» con il nuovo numero due. Ma, appunto, non è dato sapere se la «Wahlverwandtschaft» continuerà a primavera 2020. Ieri la presidenza della Svp si è riuper fare il punto della situazione, con lo stesso Kompatscher. Achammer dovrà accompagnare un percorso che, senza strappi, porti a definire il percorso verso le comunali, tenendo conto delle diverse sollecitazioni emerse.
E «Io sto con Bolzano», la civica centrista che fa capo all’assessore allo Sport Angelo Gennaccaro, è pronta a fare da sponda agli “attendisti” della Svp, tenendo a propria
Caramaschi sulla corda. «Prima di parlare di nomi o di bis a scatola chiusa — spiega la capogruppo consiliare Nicol Mastella — iniziamo a parlare di programmi e quali sarebbero gli obiettivi condivisi di un Caramaschi bis. Di presentarci in campagna elettorale e agli elettori, con contraddizioni e forti divisioni solo per la paura della destra non ci convince». Intanto il sindaco assiste serafico al tira e molla. «Se abbiamo ben amministrato, andiamo avanti — osserva — se invece ci sono altre valutazioni od opportunismi, fatico a sintonizzarmi. Non sono un politico, ma un amministratore. Questo non significa che destra e sinistra sono uguali. Noi siamo molto diversi da Lega e Casapound nei valori, nel modo di amministrare, nell’idea di città. Che possibilità c’è che mi ricandidi? Non so, non sono esperto di scommesse».
Al momento la sola ciamdo bella di salvataggio sicura al sindaco arriva dai Verdi, pronti a rinnovargli sostegno fin dal primo turno, qualora decidesse di tornare in campo. «auspichiamo di poter presentare una coalizione non solo al ballottaggio, ma già al primo turno, coinvolgendo magari anche il Team Köllensperger» spiega il consigliere provinciale ambientalista, Riccardo Dello Sbarba. Nelle scorsa tornata i Verdi si erano presentati al primo turno con Norbert Lantschner prendenvolta l’8% per poi convergere al ballottaggio su Caramaschi. «Ben venga un bis — continua Dello Sbarba — sta governando bene e apprezziamo la battaglia a favore del tram. Siamo, invece, contrariato dal Daspo urbano siamo parecchio contrariati, una misura propagandistica che non era nel programma iniziale». Dello Sbarba attacca, invece Gennaccaro e «Io sto con Bolzano». «Non mi piacciono le sue furbizie — attacca — sta in maggioranza a fare l’assessore fino a cinque minuti prima e poi fa capire che si vuole mettere sul mercato con le mani libere per una candidatura autonoma». I Verdi ritengono cruciale il dialogo con la Svp, ago della bilancia nella contesa. «Vogliamo impedire che anche nei Comuni di Bolzano e di Merano si ripeta ciò che succede in Provincia, con l’alleanza Lega e Svp – dichiara Dello Sbarba — è una situazione che in realtà fa male all’Alto Adige e lo vediamo anche
Mastella
«Dalla Volkspartei l’approccio corretto: la paura della destra non può essere il collante»
Dello Sbarba «Pronti a rinnovare la fiducia, allargando il campo progressista al Team Köllensperger»
dal ridimensionamento delle sperimentazioni plurilingue in tutte le scuole». E la priorità, anche per il partito ambientalista, è la definizione del programma, ma con un richiamo alla rapidità che sembra volere raccogliere l’assist lanciato da Kompatscher. «Bisogna sedersi attorno a un tavolo e chiudere presto sui punti qualificanti» conclude Dello Sbarba.