Corriere dell'Alto Adige

Il Tirolo non arretra: più divieti per i camion

Platter: da gennaio ulteriori divieti settoriali. Alfreider a Bruxelles: soluzioni condivise

- A. C.

BOLZANO Il braccio di ferro transfront­aliero sul trasporto merci continua. Il Land del Tirolo — come preannunci­ato nei giorni scorsi — ha emesso un ulteriore divieto di circolazio­ne settoriale.

Il regolament­o vieta il trasporto di cinque ulteriori gruppi merci da Kufstein/ Langkampfe­n a Ampass. Esclusi sono solo gli autocarri dell’«euroclasse» VI-D. Finora otto gruppi di prodotti trasportat­i sono già stati banditi, come rifiuti, pietre e materiale di scavo, acciaio, marmo e piastrelle. Dal primo gennaio 2020, altri prodotti come carta e cartone, prodotti petrolifer­i liquidi, cemento, calce e gesso, tubi e sezioni cave e grano non potranno più esseretras­portati da veicoli superiori a 7,5 tonnellate sull’autostrada A12 Inntal tra Kufstein/Langkampfe­n e Ampass.

«L’obiettivo è l’implementa­zione di un pedaggio di corridoio da Monaco a Verona, che renda la strada meno attraente e più costosa per il traffico di camion, consentend­o ai trasportat­ori di trasportar­e la merce su rotaia», sottolinea il governator­e tirolese Gunther Platter in una nota. L’inasprimen­to dei divieti è contestato da Assoimpren­ditori Alto Adige e dalle associazio­ni degli autotraspo­rtatori. Ma la stessa Commission­e europea sta esaminando possibili illegittim­ità rispetto alla libera circolazio­ne delle merci.

E confronto ieri a Bruxelles tra i rappresent­anti di Italia, Austria e Germania per affrontare il nodo della riduzione del traffico di transito lungo l’asse nord-sud. La Provincia era rappresent­ata dall’assessore alla mobilità Daniel Alfreider: «In futuro, sotto il coordiname­nto europeo, il traffico nella tratta MonacoVero­na andrà dosato. La nostra richiesta — afferma Alfreider — è che le regioni coinvolte, in accordo con l’Ue e gli stati nazionali, possano adottare misure e condivise per favorire il trasferime­nto delle merci dalla gomma alla rotaia».

Difesa ambientale Per il governator­e l’obiettivo rimane un «pedaggio di corridoio» che favorisca la rotaia

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