Il Consiglio universitario frena sui titoli musicali parificati a lauree
L’organo del Miur è cauto: «Rischio incongruenze o disparità»
L’integrazione di BOLZANO conservatorio e università rischia di farsi più difficile: non per i ruoli dei docenti, ma per il riconoscimento dei titoli.
A fine luglio il Consiglio universitario nazionale, l’organo consultivo del Miur, ha «bocciato» il decreto (a firma Franceschini-Giannini) del 2015 che parificava i titoli delle scuole di musica di competenza del ministero dei Beni culturali alle lauree, sottoposte invece al Miur. Tra le scuole che hanno usufruito del decreto c’erano l’Accademia di musica di Pinerolo, nel Torinese, e l’Accademia pianistica di Imola, in provincia di Bologna: sono i primi esempi in Italia, operativi quest’anno, di tale parificazione.
Due casi che, secondo il direttore del conservatorio di Bolzano Giacomo Fornari, potevano costituire un possibile “apripista” nel percorso di integrazione tra la formazione musicale del conservatorio e Unibz, due istituzioni separate da carriere, norme, e requisiti differenti: l’una collegata all’Alta formazione artistica e musicale, l’altra all’Università. C’è un ulteriore scoglio, nel caso di Bolzano: la parificazione dovrebbe avvenire al contrario, rendendo la Lub in grado di erogare titoli di formazione artistica del conservatorio in essa accorpato.
Ora però il principio di equipollenza, alla base delle esperienze “pioniere”, è discussione: secondo il Consiglio, rischierebbe di provocare «incongruenze o disparità» tra «percorsi di formazione del tutto diversi». Il Consiglio, poi, chiede più vigilanza: propone di poter partecipare alle commissioni che decidono chi possa rilasciare titoli parificati, invocando più aderenza ai requisiti per il riconoscimento delle classi di laurea.
Nessun pericolo nell’immediato, visto che il parere non è vincolante: ma in futuro il ministro potrebbe decidere di tenerne conto.
Un eventualità che, a poco meno di un mese dal primo incontro operativo (previsto a settembre) tra il rettore dell’università di Bolzano e il direttore del conservatorio per la fusione rischierebbe di rendere più accidentato l’accorpamento tra Monteverdi e Unibz: anche se le istituzioni trovassero un accordo, infatti, spetterebbe al ministero approvare la bozza della fusione ed, eventualmente, benedire il matrimonio.