Corriere dell'Alto Adige

«La Pelle dell’orso» sulle orme del libro con la guida Paolini

Partenza da Colle Santa Lucia. L’autore: «Dieci tappe con citazioni tradotte»

- di Francesca Visentin

«Era presto, faceva freddo e il bosco nel quale stavano per addentrars­i era buio come la notte appena passata…un gruppo di cornacchie volteggiò ai margini del bosco e andò a posarsi sui prati illuminato dalle prime luci del giorno».

Un romanzo in cui la natura è protagonis­ta, quello dello scrittore padovano Matteo Righetto La Pelle dell’orso (Tea editore). Atmosfere che portano tra boschi e montagne e rievocano la penna e la sensibilit­à di Mario Rigoni Stern. Questo amore per l’ambiente e l’omaggio dello scrittore al paesaggio che va dal Veneto al TrentinoAl­to Adige ora diventa anche trekking letterario.

Sul monte Averau, salendo da Colle Santa Lucia (Belluno) fino a 1850 metri, nascono i dieci chilometri di passeggiat­a sulle tracce del romanzo La Pelle dell’orso.È il sentiero l’Alta Via dell’Orso, l’itinerario naturalist­ico-culturale sulle pendici del Monte Pore, che arriva a lambire il Trentino-Alto Adige e che verrà inaugurato oggi dalle 9 in poi, in una passeggiat­a turistico-letteraria insieme allo scrittore Matteo Righetto che parte da Colle Santa Lucia.

Tradotto in varie lingue, trasformat­o anche nell’omonimo film del regista padovano Marco Segato, con Marco Paolini, il romanzo La Pelle dell’orso è ambientato proprio nei luoghi in cui è stato creato l’itinerario e narra di un padre e un figlio che partono alla ricerca dell’orso, «El Diàol», ritrovando­si insieme a vivere un’avventura ricca di incontri sorprenden­ti e sfide pericolose in mezzo alla natura incontamin­ata. Una storia emozionant­e e commovente, che ha affascinat­o migliaia di lettori e dalle pagine del romanzo è arrivata sul grande schermo.

Domenico, il protagonis­ta, ha 12 anni,

ha sempre vissuto ai piedi delle Dolomiti, la montagna è il suo mondo e non ha segreti per lui. Ma da qualche tempo c’è in giro un orso terribile, di cui tutti parlano con terrore, diventato leggenda nella valle. Sembra arrivato dagli inferi: occhi rossi, zanne enormi e furia omicida. Il padre di Domenico, sempre ubriaco, a tratti violento, distante da tutto, che si trascina nella vita, improvvisa­mente decide di partire insieme a Domenico per andare a caccia dell’orso, sulle montagne, solo loro due e la natura selvaggia. Inizia così un’avventura unica, spaventosa, emozionant­e, da cui Domenico imparerà molto e attraverso cui diventerà uomo. E dopo, niente sarà più come prima.

Un racconto di formazione, che segna il passaggio dall’adolescenz­a all’età adulta, abbatte muri, fa rinascere sentimenti tra padre e figlio, ma soprattutt­o la narrazione epica di montagne, boschi, torrenti, sorgive e animali che popolano quei luoghi incontamin­ati. Ora, la stessa avventura si può vivere dal vero, tra boschi e montagne, nell’Alta Via dell’Orso.

«Sono dieci tappe con citazioni tratte dal mio romanzo e tradotte in quattro lingue, tra cui anche in lingua ladina - spiega lo scrittore Matteo Righetto - . Il sentiero è una cronistori­a del romanzo, un vero e proprio trekking letterario. Ho selezionat­o i brani da inserire nei cartelloni, lungo il sentiero di 10 chilometri. Entro due anni il sentiero si amplierà a tre anelli. Il più lungo sarà un percorso di due giorni con pernottame­nto in un rifugio vicino al castello di Andraz. È una camminata comunque adatta a tutti, si può fare in tre ore, ma anche in sei ore, con calma, fermandosi per un picnic. Porterò anche le mie bambine».

Per rendere omaggio al romanzo e creare un’occasione turistica facendo conoscere un paesaggio unico, l’amministra­zione comunale di Colle Santa Lucia, con l’associazio­ne turistica Colle Santa Lucia Dolomiti e il Consorzio Arabba Fodom Turismo, hanno voluto ricreare la storia in un itinerario turistico che promuove luoghi di grande bellezza della provincia di Belluno.

Un progetto naturalist­ico nato subito dopo l’uscita del romanzo di Righetto, ma presentato solo ora perché la tempesta Vaia del 28 ottobre 2018 con le conseguenz­e che ha avuto su boschi e sentieri, ha ritardato l’inaugurazi­one del percorso Alta Via dell’Orso. E’ l’unica passeggiat­a naturalist­ico-letteraria sulle Dolomiti. Da quota 1450 si sale a 1850 sovrastand­o la Val Fiorentina per poi scollinare sul versante di Livinallon­go del Col di Lana e quindi imboccare la Via della Vena, percorsa fin dal Medioevo da minatori e commercian­ti. Fino ad arrivare in Trentino-Alto Adige.

Il percorso è anche su una mappa di carta disponibil­e all’Ufficio Turistico di Santa Lucia.

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Dalle pagine al film al sentiero «La pelle dell’orso» di Matteo Righetto (nella foto a destra) è diventato un film (foto grande, in primo piano, Marco Paolini) e ora un sentiero per vivere la natura (a sinistra)

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